I carabinieri della Stazione di Castelvetrano hanno denunciato per furto aggravato e danneggiamento un 51enne (gravato da pregiudizi di polizia) e un 20enne del posto, rispettivamente padre e figlio. I carabinieri, in servizio di pattuglia, sono intervenuti presso un tabacchino del luogo il cui proprietario, all’apertura dell’attività, richiedeva al numero di pronto intervento 112 l’intervento dell’Arma riscontrando che il proprio esercizio commerciale era stato danneggiato.

Grazie alle attività svolte nell’immediatezza e alla visione delle telecamere di videosorveglianza cittadina si giungeva alla identificazione dei due uomini che, poco prima dell’apertura, utilizzando un palo in cemento, avevano sfondato la vetrina asportando la somma di circa 5.000 euro in contanti e tabacchi vari per un valore di 1.500 euro circa.

Con un’auto sfondano la vetrina di un negozio Tim a Palermo

Hanno sfondato la vetrina del negozio Tim in piazza Castelnuovo a Palermo con un’auto rubata e hanno rubato una decina di cellulari di ultima generazione e sono fuggiti. I ladri hanno sfondato la vetrina a bordo di una Lancia Y.

Il colpo è avvenuto poco dopo le 2, la banda sarebbe arrivata a bordo della vettura Le indagini sono condotte dalle volanti della polizia, ma i ladri si erano già dileguati e sono quindi partite le ricerche. Gli uomini della Scientifica hanno effettuato i rilievi.

Sono state acquisite le immagini delle telecamere della videosorveglianza. Pochi giorni fa si è registrato il furto in un altro centro Tim, in corso Calatafimi. Anche in quel caso la vetrina è stata sfondata e i ladri si sono impossessati di alcuni smartphone tranciando i cavi di sicurezza dagli espositori.

Una lunga scia di colpi analoghi

Una scia di colpi, sempre con le stesse modalità, che negli ultimi mesi non ha risparmiato alcuni ristoranti del centro storico, da piazza Bologni a via Paternostro e altre attività commerciali della città, comprese la libreria Feltrinelli, un negozio di giocattoli in via Napoli e uno di detersici nella zona della Zisa.

A dicembre nel mirino è finita anche la Rinascente di via Roma e anche in quella circostanza è stata utilizzata un’auto rubata come ariete e la grande vetrata che si affaccia su via Roma è stata ridotta in frantumi.

Ma l’elenco dei colpi diventa molto più lungo se si considerano anche i furti non riusciti come mq quello tentato alla profumeria Dabbene in piazza Amendola a Palermo. In cinque hanno provato ad entrare nel negozio di piazza Amendola prima di rinunciarci. Uno di loro, però, è tornato due volte e ha continuato a colpire la vetrina con un casco e con una grossa pietra. A quel punto i poliziotti gli sono sbucati alle spalle e lo hanno bloccato.