Dilaga la delinquenza a Palermo. Un altro colpo ha scosso l’intera comunità cittadina: nella notte, 12 giugno, ignoti hanno sfondato la vetrina dell’ufficio postale di via Brunelleschi utilizzando una Fiat 500 risultata rubata. Il veicolo è stato utilizzato come ariete contro l’ingresso, permettendo ai malviventi di introdursi all’interno della struttura.

Secondo le prime ricostruzioni, l’obiettivo potrebbe essere stato il postamat: sono ancora in corso gli accertamenti per stabilire a quanto ammonta la refurtiva. Sul posto sono intervenuti gli agenti della polizia scientifica che stanno effettuando i rilievi e raccogliendo eventuali tracce utili alle indagini.

Poche ore prima un altro colpo

Poche ore prima era stato messo a segno un altro colpo: appena 24 ore prima, una banda aveva preso di mira una farmacia di via Tindari, nel quartiere Borgo Nuovo, sfondando l’ingresso con un’altra auto rubata. In quel caso, i danni stimati ammontano a circa 20 mila euro.

Clamorosa rapina a Palermo, con un’auto sfondano ufficio postale in via Restivo

A Gennaio un altro episodio analogo. Rapina all’ufficio postale in via Empedocle Restivo a Palermo. I malviventi hanno sfondato la vetrina dell’agenzia con un’auto e si sono portati via una cassetta con 100 mila euro. L’auto una Fiat Tipo è stata abbandonata dentro l’ufficio postale e i rapinatori sono fuggiti a bordo di due scooter. Le indagini sono condotte dalla polizia.

A quanto pare un colpo pensato e studiato in tutti i minimi particolari. Oltre a chi guidava l’auto, sul posto pare che ci fossero altri a supporto. Non appena hanno afferrato la cassetta sono fuggiti via a bordo degli scooter. E’ in corso una caccia all’uomo per cercare di trovare gli autori del colpo. I rapinatori hanno utilizzato una Fiat Tipo per sfondare la vetrina e sorprendere i dipendenti dentro l’agenzia. Lunedì sarebbero state pagate le pensioni. L’auto è stata abbandonata dentro l’ufficio postale e gli autori del colpo sono fuggiti a bordo di due scooter. Pare che ad attenderli fuori c’erano alcuni complici con due scooter. Le indagini sono condotte dalla polizia di Stato e sta intervenendo anche la Scientifica per eseguire i rilievi