Galvagno e Amata devono dimettersi, è inaccettabile la loro permanenza nei rispetti ruoli. Rompono gli indugi dal Movimento 5 stelle anche se lo fanno sul fronte nazionale e non su quello siciliano.
Interrogazione a Meloni e Calderoli
“Abbiamo appena depositato un’interrogazione alla presidente Meloni e al ministro Calderoli sull’inchiesta della Procura di Palermo che coinvolge il presidente dell’Assemblea regionale siciliana Gaetano Galvagno e l’assessora regionale al Turismo Elvira Amata, entrambi di Fdi. Alla luce delle accuse loro rivolte, la loro permanenza è del tutto inopportuna e lesiva della dignità dell’Assemblea regionale, soprattutto alla luce della gravità dei fatti contestati e dell’interesse pubblico alla trasparenza e alla legalità nella gestione delle risorse. Gli esiti della vicenda penale si vedranno in futuro ma oggi ci sono importanti ragioni di opportunità politica. In particolare, è indispensabile accertare con urgenza come sono stati utilizzati i fondi pubblici di origine statale e come ha speso le risorse a sua disposizione l’assessorato Turismo, Sport e Spettacolo. E’ evidente il sospetto che da parte degli indagati e del loro partito vi sia stato un utilizzo di quei fondi finalizzato a favorire alcuni a danno di altri” dicono i deputati siciliani del M5S Luciano Cantone, primo firmatario dell’interrogazione, Davide Aiello, Ida Carmina, Valentina D’Orso, Daniela Morfino, Angela Raffa e Filippo Scerra.
Silenzio assordante di Fratelli d’Italia
Attacca sul fronte politico puro l’ex Rettore di Palermo, esponente di Italia Viva Fabrizio Micari “Quello che veramente sorprende nella vicenda Galvagno è il silenzio assordante di Fratelli d’Italia” scrive il componente del direttivo di Iv Sicilia, sul blog regionale del partito.
“Per molto meno hanno preteso le dimissioni dal partito di Carlo Auteri. Che ne pensano Giorgia Meloni, Giovanni Donzelli e i probiviri del partito? Che ne pensa chi ha preteso che Pozzolo lasciasse? Al di là del corso che farà la giustizia, perché su alcuni suoi esponenti, Galvagno e la Amata in questo caso, il partito della Premier decide di aspettare le aule dei tribunali e per altri no? E infine, che fine ha fatto il commissario siciliano Luca Sbardella? Quello che è stato spedito in Sicilia per fare pulizia? Ha perso la voce?”, conclude.






Commenta con Facebook