Gangi si conferma terra record di nonnini longevi, dove i centenari spopolano e sono davvero tanti rispetto alla densità abitativa. Secondo l’ultima rilevazione Istat in questo paesino di circa 6 mila anime ci sarebbero ben 140 ultranovantenni, vale a dire all’incirca il 2,5 per cento della popolazione totale. Numeri straordinari, una sorta di record di longevi o comunque tra i vertici di questa speciale classifica.
Una nuova centenaria
Ieri festeggiata una nuova centenaria: nonna Domenica Murè, da tutti conosciuta con il soprannome di “Micuzza Pittine”. Accanto a lei a festeggiare i due figli, Santo e Cristina, i nipoti, Matteo, Domenico, Giovanni, Giuseppe e Gaetano. E con loro anche parenti e amici, il sindaco di Gangi Giuseppe Ferrarello e il suo vice Nicola Blando che le hanno consegnato una targa ricordo.
Vita di duro lavoro
Una vita dedicata al lavoro e alla famiglia quella di nonna Micuzza. A vent’anni, dopo la morte della madre, si è fatta carico di crescere i tre fratelli più piccoli. Rimasta vedova giovane, ha cresciuto i due figli, Santo e Cristina. Molto conosciuta per la sua antica bottega, ubicata nel cuore dell’antico quartiere di Santa Maria, di fronte la scuola elementare. Vendeva tessuti, fili, spagnolette. Sarta molto fine e precisa tant’è che a Gangi, fino agli anni ottanta, le ragazzine che dovevano prendere marito, per il confezionamento degli abiti da sposa, si rivolgevano a “za’ Micuzza Pittinè”.
Al lavoro anche di notte
Lavoratrice infaticabile. Di giorno gestiva la bottega e la sera, fino a notte inoltrata, confezionava abiti da sposa e preparava biscotti. Poi dal 1986, dopo aver chiuso il suo piccolo negozietto, ha continuato a lavorare a casa fino a pochi anni fa. La sua musica preferita è il valzer. Ama mangiare le verdure e fino all’età di 98 anni ha vissuto da sola nella sua abitazione. Oggi, nonostante i suoi cento anni, ama ancora sferruzzare. Molto cattolica, ha voluto festeggiare con la celebrazione di una messa al convento dei frati Cappuccini, celebrata da fra Salvatore Seminara, che si è chiusa con una preghiera: l’ave Maria, recitata, manco a dirlo, da zia Micuzza.
Nella Foto: nonna Domenica Murè con il sindaco Giuseppe Ferrarello, il suo vice Nicola Blando, i figli Santo e Cristina, i nipoti e fra Salvatore Seminara.
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