Botta e risposta in merito alle fase 2 del Programma Garanzia Giovani. I sindacati auspicano un confronto con la Regione siciliana che al momento sembrerebbe non esserci.
“È inaccettabile che il governo regionale pensi di attivare il programma Garanzia giovani fase 2, finanziato con oltre 200 milioni di euro, senza alcun confronto con i sindacati, nonostante questo sia previsto dalle normative nazionali ed europee. E che proceda in ugual modo anche per quanto riguarda la formazione professionale”. Lo dichiarano in una nota congiunta le organizzazioni regionali confederali e di categoria della Cgil, Cisl e Uil.
“Abbiamo ripetutamente chiesto – aggiungono – di conoscere numeri e risorse disponibili nelle varie misure finanziate. Ma anche quanto personale, inserito negli albi, gli enti abbiano ricollocato e quali contratti collettivi siano stati applicati. A tutto questo non è stata data alcuna risposta”.
“Sollecitiamo ancora una volta il confronto – continuano – perché il dialogo sociale è una delle condizioni per l’utilizzo delle risorse e della loro allocazione. Chiediamo un confronto vero, costruttivo per dare certezza dell’utilizzo delle risorse e opportunità ai lavoratori. Incontri inutili o peggio programmati e non svolti non ci interessano. Il sindacato auspica un dialogo effettivo e tangibile”.
In una nota di due giorni fa dell’assessorato regionale alla Famiglia, alle Politiche sociali e al Lavoro della Regione Siciliana viene precisato che “alla riunione convocata ieri, mercoledì 27 aprile, sul programma “Garanzia Giovani – fase 2”, a cui si riferiscono le segreterie di Cgil, Cisl e Uil in una nota stampa, il direttore generale del dipartimento Lavoro Gaetano Sciacca non ha potuto partecipare perché bloccato da altra, più agitata, riunione sindacale nella sede del dipartimento. Dell’evenienza è stata data comunicazione ai rappresentanti sindacali presenti, con i quali si è giunti alla comune determinazione di riaggiornare l’incontro, peraltro originariamente convocato per il 20 aprile e poi spostato al 27 su richiesta di una sigla sindacale. A breve l’assessorato convocherà nuovamente le organizzazioni sindacali per condividere tutte le informazioni e i chiarimenti richiesti”.