“Un bando poco chiaro così come il portale per caricare i dati e la risposta di chiarimenti arrivata dalla Regione, in maniera standard a tutte le associazioni, senza entrare nel merito dei rilievi mossi”. La segnalazione arriva da Confesercenti Sicilia, Confartigianato Sicilia e Casartigiani Palermo che sull’assegnazione della misura 5 di Garanzia Giovani hanno intenzione di dare mandato ai legali per presentare un ricorso al Tar.

Finanzia i tirocini alle aziende

La misura 5 è quella relativa al finanziamento di tirocini presso le aziende, una delle azioni a maggiore impatto sociale per i giovani, le imprese e le associazioni datoriali. Basti pensare che cinque anni fa ha prodotto l’inserimento di ben 43 mila giovani. Si tratta di misure che possono essere attivate dalle Apl, le Agenzie per il Lavoro che sull’Isola sono oltre 150. La Regione ha ammesso tutti, destinando a ciascuno una quota risibile di tirocini da attivare, tranne che in una decina di casi.

Agli interrogativi risposte sempre uguali

“Abbiamo scritto agli Uffici per avere delucidazioni ma abbiamo ricevuto solo una risposta standard uguale per tutte le associazioni penalizzate, senza che nella risposta si entrasse nello specifico delle questioni che abbiamo posto”, dicono Confesercenti Sicilia, Confartigianato Sicilia e Casartigiani Palermo. La medesima risposta è arrivata a tante altre Apl.

Il governo regionale ha inserito fondi più cospicui

Il piano Garanzia Giovani è indirizzato per gli under 35 e per i Neet, cioè i giovani che non studiano e né lavorano, ma anche per chi decide di avviare una nuova start-up. Le cifre messe a disposizione dalla Regione Sicilia sono questa volta più sostanziose rispetto all’infornata precedente, consentendo la possibilità di coinvolgere nel progetto più giovani siciliani. Con oltre 200 milioni da spendere nel triennio. La firma sul provvedimento della giunta è stata siglata qualche giorno ed è subito entrata in azione, ma sin dagli albori è polemica.

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