Garanzia giovani è un programma che può dare risultati migliori di quelli ottenuti e per questo occorre inserire nella prossima programmazione alcuni correttivi”. Lo dice Andrea Gattuso, responsabile del dipartimento politiche giovanili della Cgil Sicilia.

“A parte le criticità che può volte in questi mesi abbiamo sottolineato e che riguardano aspetti gestionali tra cui i ritardi nei pagamenti e misure ancora al palo (ad esempio quella sull’autoimprenditorialità e l’accompagnamento al lavoro) – rileva Gattuso- resta esiguo il numero dei ragazzi che avendo aderito al programma ha fatto poi ingresso nel mondo del lavoro, in percentuale il 4% su 170.415 giovani. E questo- sottolinea- il punto chiave su cui lavorare, affinchè il programma non sia solo un regalo per le imprese, come avvenuto avendo usufruito queste in maniera del tutto gratuita di 47 mila tirocinanti, ma dia un efficace contributo alla lotta alla disoccupazione giovanile”. Garanzia giovani è costato oltre 200 milioni di euro “cifra – osserva Gattuso- con la quale si possono ottenere risultati migliori”.

La Cgil Sicilia ha pubblicato on line sul proprio sito (www.cgilsicilia.it) un questionario “Vediamoci chiaro” rivolto ai giovani, per fare emergere problemi, criticità e proposte. L’argomento è stato nei giorni scorsi al centro di alcuni incontri in Sicilia e Calabria di una delegazione di eurodeputati per il controllo dei bilanci del Parlamento europeo promossi proprio per fare il punto della situazione.

“Elemento positivo- commenta Gattuso- è che sia stata rilevata la buona partecipazione al programma, che si è regolarmente svolto. Ci auguriamo che ci sia una convergenza di iniziativa dei vari soggetti istituzionali e delle parti sociali per introdurre i necessari correttivi”.
2016 dac

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