Stato di agitazione dei lavoratori della Gesap, la società che gestisce lo scalo Falcone Borsellino di Palermo. Lo hanno proclamato le organizzazioni sindacali della Filt Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti, Ugl Trasporti e Legea Cisal.

La decisione di iniziare forme di protesta e rompere la tregua sindacale è stata presa al termine di una riunione che si è svolta oggi alla presenza del presidente della Gesap Fabio Giambrone e l’amministratore delegato Giuseppe Mistretta su impulso dei lavoratori.

“Non siamo riusciti ad avere notizie sull’accantonamento annuo previsto dal contratto integrativo siglato il 14 aprile 2004 di 225 mila euro annui quale premio di produttività – dicono Gaetano Moncada e Manlio Viscardo della Cisl Reti, Giuseppe Panettino e Angelo Giannosa Filt Cgil, Santino Russo e Pietro Purpura Uil Trasporto, Domenico De Cosimo e Pietro Giammanco Ugl, Giacomo De luca e Natale Puma Legea Cisal –  L’accantonamento da destinare al personale frutto solo ed esclusivamente di questa parte dell’accordo ammonta a circa 2.500.000 di euro.

I vertici della Gesap non hanno saputo dare alcuna notizia sulle somme destinate per i lavoratori e hanno rimandato tutto ad una prossima riunione fissata per il 30 maggio.

Ma mentre i dipendenti aspettano da anni queste somme sulla produttività, l’azienda ha recentemente provveduto a rimpinguare le fila di quadri e funzionari apicali con retribuzioni su 65.000 euro annuì”.

I sindacati si riservano di presentare un esposto nelle sedi opportune per verificare che fine abbiano fatto le somme destinate ai lavoratori. Contestualmente si riservano ulteriori iniziative ad iniziare dalla convocazione di assemblee dei lavoratori”.

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