E’ polemica fra la Regione siciliana e la Fondazione Dragotto e più precisamente fra il Presidente della Regione Renato Schifani e quello della Fondazione Tommaso Dragotto. Il pomo della discordia è l’assenza dei marchi e dei riferimenti alla Regione siciliana ed al Policlinico di Palermo nell’iniziativa che ha portato al concerto di D’Alessio e dei suoi “amici” allo stadio Renzo barbera per raccogliere fondi destinati alla realizzazione di un poliambulatorio pediatrico dedicato alle malattie rare.
Il concerto è andato in scena venerdì’ 20 giugno e si replica sabato 21 giugno ma a tenere banco e la polemica, il botta e risposta
La nota polemica della Regione
“In merito alla realizzazione del nuovo poliambulatorio pediatrico e neonatale nei locali di Villa
Belmonte a Palermo, si precisa che la Regione siciliana, tramite l’Azienda ospedaliera universitaria Policlinico Paolo Giaccone, ha messo a disposizione gli spazi dell’ex Imi e contribuirà con un finanziamento di 500 mila euro destinato all’acquisto degli arredi e delle attrezzature necessarie al funzionamento della struttura” scrive la Regione siciliana in una nota polemica dalla quale traspare tutta l’irritazione istituzionale.
“Si evidenzia inoltre che, nell’ambito di tutte le attività promozionali, comunicative e istituzionali legate all’iniziativa, la Fondazione Tommaso Dragotto si è formalmente impegnata a garantire la visibilità del logo della Regione siciliana e dell’Azienda ospedaliera Policlinico di Palermo in ogni evento ufficiale collegato alla promozione dell’intervento, riconoscendone il ruolo centrale e il contributo strategico nel progetto, che si colloca nell’ambito del partenariato pubblico-privato, già sperimentato nel tempo dal governo regionale”.
La Regione stigmatizza gli eventi ma si augura che si recuperi “istituzionalità”
“La Regione, pur stigmatizzando quanto avvenuto ieri sera, dal momento che nel corso dell’evento di beneficenza organizzato allo stadio di Palermo dalla Fondazione Dragotto per la raccolta i fondi non è stato fatto alcun riferimento all’iniziativa condivisa con la Regione e con il Policlinico, conferma il proprio impegno in virtù dell’alto valore sociale e sanitario del progetto e auspica, per il futuro, il pieno rispetto degli impegni assunti dalla Fondazione Dragotto – conclude la nota – Tale precisazione si rende opportuna per rappresentare con chiarezza il quadro delle responsabilità e delle sinergie istituzionali che stanno rendendo possibile la realizzazione di un’opera di alto valore sociale e sanitario per il territorio, a beneficio dei bambini della comunità siciliana affetti da malattie rare”.
Tommaso Dragotto smentisce
Ma il presidente della Fondazione, Tommaso Dragotto, smentisce che la Regione non sia stata ringraziata o menzionata e minimizza l’incidente supponendo che il Presidente della Regione abbia lasciato il concerto prima della fine e per questo non abbia contezza degli adempimenti contrattuali.
“Sono piuttosto stupito di quanto apprendo tramite nota ufficiale in quanto sul palco è stata chiaramente nominata la convenzione con l’Assessorato Regionale alla Sanità e con il Policlinico Paolo Giaccone, entrambi espressione di diretto riferimento della Regione Siciliana. Non ravvedo quindi alcuna dimenticanza da parte nostra. Aggiungo inoltre che financo nel mega poster affisso all’ingresso dello stadio Barbera sono presenti ambedue i loghi. Forse sarebbe molto più opportuno per la prossima volta che il presidente Schifani stesse più attento e non lasciasse il concerto molto prima del suo termine” dice il presidente della Fondazione Dragotto, replicando alla nota della Regione Siciliana.
La controreplica di Schifani
Ma invece di minimizzare il fatto Dragotto ottiene l’effetto contrario ovvero una ulteriore replica stavolta personalmente dal Presidente della Regione Renato Schifani.
“Spiace dover constatare che il presidente della Fondazione Dragotto, anziché riconoscere una grave dimenticanza istituzionale, oltre che una inadempienza contrattuale, tenti di minimizzare quanto accaduto. Durante l’evento di ieri sera allo stadio di Palermo non è stato in alcun modo menzionato il ruolo diretto della Regione Siciliana, né la convenzione sottoscritta. È un dato di fatto, non un’opinione” sostiene il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, replicando personalemnte alle dichiarazioni del presidente della Fondazione Dragotto, che ha smentito presunte omissioni.
Quanto alla sua presenza all’evento, Schifani chiarisce: “Non corrisponde al vero che abbia lasciato il concerto prima del termine. Sono rimasto fino alla fine, pur scegliendo di assistere allo spettacolo con discrezione, nelle retrovie, e non nei posti in prima fila. Le insinuazioni al riguardo sono fuori luogo e irrispettose”.
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