La decisione dei giudici di appello

Giovane mamma morta per la chemio sbagliata al Policlinico: tre condannati in appello

La corte d’appello di Palermo ha condannato il primario del reparto di Oncologia del Policlinico Sergio Palmeri a 3 anni per la morte di Valeria Lembo, la giovane donna deceduta a seguito della somministrazione di una dose errata di un farmaco chemioterapico.

A due anni e tre mesi è stata condannata l’oncologa in servizio al momento del decesso Laura di Noto, a 3 anni e 5 mesi un medico che al Policlinico si stava specializzando, Alberto Bongiovanni.

Una sola imputata è stata assolta, l’infermiera Clotilde Guarnaccia. Tutti rispondevano di omicidio colposo.

Leggi anche

Morì per la chemio sbagliata, ancora niente giustizia per Valeria Lembo

Si tratta del secondo processo d’appello per la morte di Valeria Lembo. La Cassazione aveva annullato la sentenza per due imputati, mentre per altri due aveva disposto la rideterminazione della pena rinviando ad altra sezione della corte.

I nuovi giudici hanno lievemente diminuito le condanne inflitte. I fatti sono del 2011. E sul processo incombe il rischio prescrizione che non inciderà però sui risarcimenti concessi ai familiari della donna, costituiti parte civile.

Leggi anche

Morì per chemio letale, processo per la morte di Valeria a rischio prescrizione

Valeria Lembo era in cura per un linfoma di Hodgkin. Alla paziente fu iniettata per sbaglio una dose di un farmaco chemioterapico dieci volte superiore a quella necessaria. La dose si rivelò letale. Allo specializzando Bongiovanni era contestato anche il falso perché, secondo l’accusa, avrebbe modificato i dati in cartella clinica per nascondere l’errore fatto.

Leggi l'articolo completo