Polemica tra i consumatori presi dalle ultime spese di natale alla Rinascente di Palermo il giorno 24.
Gli utenti, all’arrivo nel grande magazzino, trovavano tutti i prodotti ed i capi di abbigliamento marcati con dei bollini identificativi di sconto dal 20 al 50%. Bollino di colore diverso, uno per ogni percentuale di sconto.
All’analisi di dettaglio di ciascun prodotto da parte dei consumatori impegnati negli acquisti natalizi anche le targhette riportavano i prezzi già scontati. L’affare era dietro l’angolo proprio nell’ultimo  giorno delle spese natalizie.

La sorpresa e la delusione per i consumatori arrivava alla cassa dove invece i prodotti esposti venivano contabilizzati a prezzo pieno.
Dinanzi alle proteste di qualche consumatore più accorto la risposta imbarazzata di commessi e cassieri riportava l’attenzione su alcuni cartelli che discretamente, un po’ nascosti nell’allestimento festoso del grande magazzino, annunciavano che gli sconti sarebbero partiti dal giorno 27 dicembre.
“Ma come – questa è una truffa – chiamo la guardia di finanza “- queste le parole di qualcuno alla cassa al momento in cui si è reso conto della circostanza equivoca. Imbarazzata la risposta dei commessi della Rinascente che addebitavano l’equivoco al fatto che a causa dei giorni di chiusura prossimi si erano portati avanti nell’allestimento degli annunci di sconto.
Insomma, qualcuno è rimasto senza l’affare, qualcun altro senza faccia. Pare che l’allestimento delle offerte scontate a partire dal 27 fosse stato anticipato perché il giorno 26 la Rinascente rimarrà chiusa.

Il dubbio, che resta, è che anche ai grandi magazzini si siano fatti furbi. E per qualche decina di utente che controlla bene i conti alla cassa chissà quanti si saranno fatti ingannare da sconti che erano soltanto apparenti. E poi i conti non tornano.