Abbiamo sconfitto la mafia stragista – quella che per decenni ha insanguinato la nostra penisola e causato un dolore incolmabile al nostro Paese – ma oggi siamo chiamati ad affrontare una sfida per certi versi ancor più insidiosa. La strategia violenta ha lasciato il passo ad una che aggredisce direttamente il patrimonio e che si insinua nel cuore della Pubblica Amministrazione”.

Così il presidente del Senato Pietro Grasso intervenendo al convegno “Contrasto alle mafie: gli strumenti nella dimensione istituzionale nazionale e regionale” in corso in sala Koch di Palazzo Madama.

“La grande forza delle mafie – aggiunge – consiste infatti nella loro abilità nell’adattarsi al contesto socio-culturale ed economico nel quale operano. Cambiano pelle, si inabissano, fanno sparire le proprie tracce attraverso complesse operazioni; sono inoltre in grado di confrontarsi con il mondo globalizzato e al tempo stesso di dominare nelle realtà locali.

Nella lotta alla mafia “la politica può – anzi deve – fare moltissimo per reagire, sotto tutti i punti di vista”.
Secondo Grasso la politica può “innanzitutto stare al fianco dei sindaci e dei governatori onesti che ogni giorno combattono l’illegalità”. “Può – aggiunge – compiere scelte radicali in tema di selezione delle classi dirigenti che devono essere non solo competenti ma anche ineccepibili sotto il profilo etico. Può, poi, rinsaldare la collaborazione tra il livello nazionale e quello regionale e locale al fine di rilanciare una strategia complessiva di lotta al fenomeno mafioso. Può, infine, scegliere di proseguire coraggiosamente sulla strada che la Commissione Antimafia promuove ormai da tempo e che si rinnova anche con l’iniziativa di oggi. Sono convinto che ogni sforzo possa e debba essere compiuto, in gioco c’è il futuro del nostro Paese”.