Continuano le manifestazioni di dissenso nei confronti del green pass. Non fa eccezione Palermo, dove si è svolta in piazza Verdi, intorno alle 17:30 di sabato 2 ottobre, la manifestazione del comitato “No Paura Day“.

Il gruppo si era espresso soprattutto a Messina, ma ha deciso di aumentare le proprie presenze anche nelle altre province siciliane. Un sit-in che segue ideologicamente quelli già effettuati nelle scorse settimane e che mira a ribadire il proprio dissenso alle misure introdotte dal Governo Draghi per contrastare la pandemia.

“Green Pass certificato di obbedienza” (VIDEO)

Rappresentati diversi ordini professionali: dagli avvocati ai biologi, passando per gli economisti e i professori universitari. Tanti i soggetti presenti senza mascherina, alcuni dei quali hanno ribadito il loro no al dispositivo di protezione individuale sul palco. Fra i temi trattati quelli del vaccino, della pandemia e, appunto, della certificazione verde.

A spiegare le ragioni della protesta è Vittoria Di Bella, organizzatrice del confronto pubblico. “Il No Paura Day è arrivato a Palermo. Cerchiamo di risvegliare le coscienze attraverso le professionalità presenti, per quello che stiamo subendo con il Governo Draghi. I lavoratori non possono subire di andare a lavorare soltanto se posseggono la certificazione verde”. L’attivista lancia poi l’appello ad aderire alle prossime manifestazioni indette dai contrari al green pass. “Noi, in collaborazione con i sindacati, indiremo uno sciopero generale dei lavoratori, che potranno aderire dal 15 ottobre. Tutti in piazza per dire no alla dittatura del green pass. Non esiste”.

Presente anche il professore universitario Gandolfo Dominici, recentemente finito nel vortice delle polemiche per aver pubblicato una vignetta in cui associava una frase del leader del Partito Democratico Enrico Letta ad una citazione legata al campo di concentramento di Auschwitz. “Il green pass è un certificato di obbedienza a dei precetti del Governo, non dello Stato. E’ un principio sbagliato. Non può esistere che i diritti costituzionali, compreso il diritto al lavoro, siano vincolati a seguire i precetti sanitari. Tra l’altro, l’Italia non prevede la gratuità dei test che si pongono come alternativa alla vaccinazione. Ciò si traduce, di fatto, in un obbligo vaccinale”.

Il docente, a domanda specifica, fa proprio riferimento al contenuto pubblicato sui social, spiegandone il motivo. “In merito alla vignetta, come già spiegato, essa era riferita alla frase di Letta, molto simile ad un meme che già girava online. Il concetto di fondo è che nulla ci rende liberi. Ne il lavoro, ne un lasciapassare, noi siamo liberi”.

L’eurodeputata Donato: “Sostegno a chi difende le proprie idee”

Non mancavano di certo personaggi appartenenti al mondo politico. Come Francesca Donato, eurodeputata che ha deciso di lasciare la Lega proprio per la sua posizione anti green pass. “Ho deciso di essere presente perchè è giusto sostenere le persone che dimostrano di non avere paura; di esprimere le loro idee; di rivendicare i propri diritti; di manifestare il desiderio di libertà e di lavoro senza vincoli, senza tutte le cose imposte da questo Governo in maniera totalmente difforme dai principi costituzionali e dai diritti umani garantiti dai trattati europei. Sono quindi qui per dare un sostegno e una solidarietà a 360 gradi a tutti coloro quali sostengono questi valori”.

L’eurodeputata medita poi sulle prossime mosse contro la certificazione verde, puntando sull’Europarlamento. “Stiamo cercando di fare rete con altri eurodeputati, che condividono queste posizioni e queste idee. A breve proporremo delle iniziative politiche che, speriamo, possano avere un seguito importanti”.

Francesca Donato rinvia invece i ragionamenti sul prossimo futuro. Dopo l’abbandono al Carroccio però, non manca uno sguardo alle forze politiche presenti nell’emiciclo politico italiano. “Ora non voglio pensare a prossime case. Voglio pensare a stare con i cittadini che hanno bisogno di una voce indipendente a sostegno delle proprie ragioni. I partiti d’opposizione di oggi sono schierati contro il green pass. Chiunque, di opposizione o fra i partiti di Governo, si schieri contro anti-democratiche, lesive del diritto al lavoro, è una persona per bene e che potrà trovare in me una persona affidabile”.