Se da Trieste in giù sono state dure le proteste contro il green pass fin da prima della sua attivazione per i lavoratori, con scontri e polemiche, davvero poche sono state e sono le proteste in Sicilia.

Il silenzio della regione più no vax d’Italia

La Sicilia si conferma la regione più no vax d’Italia con il 24,3% pari a 625.565 non vaccinati nella platea over 12. Il calcolo è della Cgia di Mestre che ha conteggiato i tassi di tutta Italia. Nonostante ciò l’eco delle proteste contro il green pass è davvero sotto tono. Qualche manifestazione nell’area orientale dell’isola fra Catania, Messina e soprattutto Siracusa, ma nulla di più

Il sistema dei tamponi

Contrariamente a quanto temuto il sistema dei tamponi in  farmacia sembra funzionare. Un grande affare per le strutture che li praticano e per chi li produce. I lavoratori stimati a rischio nell’isola erano 250 mila ma a conti fatti a distanza di una settimana dall’avvio degli obblighi, i tamponi ricorrenti richiesti si fermano a 170mila circa E il sistema regge

Gli abbonamenti

Per scavalcare il sistema delle prenotazioni e le lunghe file oltre che per calmierare i prezzi le farmacie e i laboratori offrono un sistema di abbonamento che porta il costo del tampone a 10 euro ciascuno per un  minimo di 15 tamponi prenotati e pagati. Non tutti naturalmente. Ma il sistema dell’abbonamento prevede anche appuntamenti stabili di settimana in settimana per non lasciare mai il lavoratore non vaccinato scoperto. Ma il costo resta un importante balzello che parte da un minimo di 150 euro per ogni lavoratore da qui alla fine dell’anno (considerando sabati, domeniche e festivi)

Pochi controlli

A minimizzare le proteste ci sono anche i pochi controlli. L’obbligo in Sicilia è attuato, come sempre, in salsa meridionale. Statisticamente viene stimato che la richiesta di controllare il green pass non viene avanzata più del 20% delle volte e che anche le verifiche in azienda da parte delle forze dell’ordine sono poche e a campione. E dunque il siciliano no vax ‘tira a campare’ aspettando che passi l’emergenza e contando sul fatto che il 2021 porti con se la fine di tutto questo

 

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