Il gip del tribunale di Palermo ha archiviato il procedimento nei confronti di dei dirigenti dell’Asp di Palermo Giuseppe Buttafuoco, Giorgio Li Vigni, Luigi Lo Giudice e Maria Tomasino componenti dell’ufficio procedimenti disciplinari della medesima Asp.
A presentare l’esposto con l’ipotesi di abuso d’ufficio il medico veterinario Paolo Ingrassia che aveva ricevuto dall’ufficio disciplinare una sanzione a suo dire illegittima.
“Ad ottobre del 2016 il veterinario dell’Asp Palermo Paolo Ingrassia – spiegano gli avvocati Girolamo Rubino, Roberto Tricoli, Giuseppe Gerbino, Vincenzo Zummo, Ninni Reina e Loredana Lo Cascio che hanno difeso i dirigenti dell’Asp – ha segnalato al manager della stessa Azienda, Antonio Candela, la carenza delle specializzazioni richieste affinché il collega Angelo Sergio Todaro assumesse le funzioni di responsabile temporaneo dell’unità di igiene degli alimenti.
La segnalazione veniva trasmessa da Ingrassia attraverso l’utilizzo della carta intestata dell’Asp e, dunque, senza che il medesimo si avvalesse del c.d. protocollo riservato.
L’organo disciplinare dell’azienda ha sanzionare il veterinario per la modalità con cui era stata presenta la segnalazione attraverso la carta intestata dell’Asp”.
Il gip ha ritenuto infondate le accuse mosse a carico dei dirigenti dell’Asp e per questo ha accolto la richiesta di archiviazione presentata dal pm ritenendo non condivisibile l’opposizione alla richiesta di archiviazione del veterinario Paolo Ingrassia. “L’anticorruzione nazionale ha scritto all’Asp – dice Paolo Ingrassia – e ha chiesto all’Asp di Palermo di revocare la sanzione, tant’è che è stata revocata. Quindi io non ho commesso alcun reato o irregolarità”.
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