E’ guerra aperta al reddito di cittadinanza. La lancia il centrodestra da Palermo in piena campagna per il Comune ma è chiaramente un assaggio degli argomenti che saranno al centro delle politiche il prossimo anno.

Ronzulli da Palermo “è freno a competizione”

A lanciare la ‘bomba’ è la senatrice azzurra Licia Ronzulli “Il reddito di cittadinanza uccide la competizione. Dobbiamo sospendere questa misura assistenziale, almeno per la stagione estiva. Occorre introdurre i voucher e abbassare la pressione fiscale” dice la plenipotenziaria di Berlusconi durante la convention del partito per la presentazione dei candidati al Consiglio comunale. La senatrice ha anche parlato di un ‘Piano Marshall’ per risollevare Palermo, come accaduto con Torino e Napoli.

Giusto Catania “abolizione Reddito serve a riconsegnare tutto alla mafia”

La reazione arriva dall’assessore alla mobilità della giunta orlando Giusto Catania che è uno dei perni o almeno uno dei più attivi sulla stampa a sostegno di Franco Miceli “La ricetta della destra palermitana è ormai chiara: consegnare nelle mani della criminalità organizzata settori popolari che usufruiscono del reddito di cittadinanza, sacrificando secondo questa logica migliaia di cittadine e cittadini palermitani” dice l’esponente di Sinistra Civica ecologista.

“Se il reddito di cittadinanza va migliorato, puntando a implementare misure che garantiscano l’ingresso nel mercato del lavoro e a contrastare abusi, in una città come Palermo – immersa nella crisi sociale ed economica post pandemia – proporre – conclude – l’abolizione del reddito di cittadinanza è un messaggio pericoloso per la tutela della democrazia e per la tenuta sociale della città”.

L’affondo del candidato di centrosinistra Franco Miceli

“Il reddito di cittadinanza è una misura fondamentale per il contrasto alla povertà che è di certo perfettibile e va rielaborata per essere migliorata. Nel suo essere imperfetto – dice Miceli – ha permesso a tantissime famiglie di sostenersi e nella situazione emergenziale dovuta alla pandemia ha letteralmente salvato le esistenze di migliaia di famiglie e persone rimaste tagliate fuori dal mercato del lavoro e dai bonus che non tutti hanno potuto ottenere”.

“Il fatto che le destre a sostengo di Lagalla, tra cui il nodo locale di Italia Viva e Giorgia Meloni, e i partiti che appoggiano Ferrandelli vogliano abolirlo – sottolinea Miceli – è un gesto di grave irresponsabilità verso un Paese che ogni giorno ci restituisce preoccupanti dati sulla disoccupazione e sulle difficoltà che giovani volenterosi hanno ad accedere a posti di lavoro stabili e sicuri”.

Solo a Palermo 65mila percettori

“A Palermo sono oltre 65mila le famiglie che percepiscono il reddito di cittadinanza – sottolinea Miceli – un contribuito che chiaramente determina la differenza fra un piatto pieno e uno vuoto sulle loro tavole. Comprendo che possa dar fastidio una misura di sostegno al reddito che libera le persone dal giogo del controllo clientelare, ma – osserva – le destre ricordino che una città più povera è una città in cui ci la criminalità trova maggiori opportunità. Coinvolgiamo invece i percettori del reddito – conclude il candidato sindaco del centrosinistra – nella ricostruzione e nella riparazione di Palermo, il lavoro è dignità e con i Progetti utili alla collettività (Puc), riqualificheremo le professionalità e le energie di migliaia di persone, impiegandole per il bene comune”.

L’affondo di Ferrandelli “Voi non lo volevate”

“Caro Franco, sul reddito di cittadinanza sei credibile come il lupo cattivo con Cappuccetto rosso. Capisco che le stai provando tutte perché sei fuori dai giochi, però con me caschi male a raccontare frottole” risponde a distanza il candidato sindaco Fabrizio Ferrandelli durante un dibattito al Centro Diaconale ‘La Noce’ Istituto Valdese.

“Sul Reddito di Cittadinanza – continua – ti ricordo che il Pd ha condotto fin dall’inizio una battaglia fortissima contro la sua approvazione. Il buon Francesco Boccia – con cui ti accompagni, che mi ha cercato fino a qualche giorno fa per chiudere un accordo disperato, e che sarà responsabile della tua debacle perché ha voluto replicare sulla tua pelle il disastroso modello Calabria – dichiarava testualmente “il reddito di cittadinanza è una grande sciocchezza, aumenterà solo il lavoro nero”. “Siete voi a non essere credibili. Io ho chiarito più volte che occorre valorizzare chi percepisce il reddito. Ci sono esempi virtuosi di percettori dell’Rdc che, anziché aspettare, hanno deciso di fare una cosa straordinaria: mettersi a disposizione della comunità a Borgo Nuovo. La città che ho in mente – conclude – vedrà protagonisti i percettori anche grazie ai Piani di Utilità Comunali”.

Miceli: “Ferrandelli confuso”

“Ferrandelli è confuso. Forse tra un cambio di casacca e l’altro si è scordato chi sono i suoi sponsor a questa tornata elettorale, ovvero +Europa e Azione. E non passa giorno che esponenti di +Europa e Azione, a cominciare da Calenda, non si scaglino violentemente contro il reddito di cittadinanza usando termini quali “aberrazione”, “una cosa indegna”, “una iattura per il Mezzogiorno”. A questo punto penso sia il caso che Ferrandelli si consulti con i suoi. Non vale niente la sua parola se poi a Roma le forze che lo sostengono votano per l’abolizione del reddito di cittadinanza” gli controreplica Miceli. “La coalizione progressista che mi sostiene è unita a difesa di questa misura che è certo perfettibile ma che ribadisco essere fondamentale, soprattutto in questa fase in cui la povertà avanza violentemente giorno per giorno – prosegue -. I partiti che sostengono Lagalla e il confuso Ferrandelli sono tutti invece uniti in una feroce battaglia contro il reddito di cittadinanza, una battaglia contro i diritti e contro il sostegno al reddito. D’altronde capisco bene che una misura che libera dalle clientele possa spaventare certi partiti”.

Ferrandelli: “Parla il Pd che fino all’ultimo mi ha cercato”

“Miceli, nel suo lungo e inutile comunicato, mi contesta tutto tranne la circostanza che la sua coalizione, fino alla fine, ha cercato – in primis con Francesco Boccia – un accordo con me. La sua nota, dunque, equivale a una pubblica conferma della circostanza, e lo ringrazio. Anche se poi mi attacca personalmente, non intendo rispondergli perché ho rispetto per chi, nelle sue condizioni, è sottoposto a uno stress forte come può esserlo una campagna elettorale senza chance di vittoria. Ad ogni modo anche a lui regalerò una copia de La volpe e l’uva di Esopo”. Così, Fabrizio Ferrandelli, candidato sindaco per Palermo che risponde alle affermazioni di Franco Miceli.

Boccia per Il RdC

“Arrivando qui ho incontrato un signore di 65 anni che in lacrime mi ha detto che non si sente un parassita perché prende il RdC, semplicemente alla sua età non riesce più a trovare un lavoro; il PD, questo PD profondamente diverso da quello del 2018, è dalla parte dei cittadini come lui” dice Francesco Boccia, deputato PD e responsabile Regioni e Enti locali della Segreteria nazionale.

“Lagalla a Palermo, attraverso i partiti che lo sostengono, vuole cancellare il RdC. Noi vogliamo garantire a chi non ce la fa, e purtroppo in Italia ci sono tante famiglie in questa condizione, la protezione dello Stato. Certo, vanno sistemate le storture non l’ho mai negato e i pochi furbi vanno scovati e sanzionati”.

“Ma non si può mettere in discussione la parte di sostegno alle famiglie contro l’aggravarsi delle povertà, come ampiamente dimostrato durante il drammatico momento della pandemia. Le politiche attive sul lavoro vanno rafforzate parallelamente al rafforzamento dei salari che aumentano se si abbassano le imposte sul lavoro. Basta con la propaganda della destra. Si aumentino i salari netti con una ulteriore riduzione del cuneo fiscale. Questa è da sempre la ricetta del Partito democratico, puntualmente avversata dalla destra”, conclude.

Lagalla “Vero tema è il lavoro”

“Il lavoro. È questa la richiesta principale che mi rivolgono in tanti. A tutti rispondo che il Comune non dá posti ma ha il dovere di sostenere ed agevolare chi li dà, le imprese. L’occupazione stabile la creano le imprese. Ecco perché è mia intenzione operare contemporaneamente su diversi livelli per facilitare, stimolare e sostenere gli investimenti nella nostra città. Innanzitutto, snellimento delle procedure burocratiche comunali. Questo si declina in tempi certi e brevi per gli adempimenti. Poi, incentivi economici, anche in termini di riduzione del carico fiscale. Infine, l’efficientamento di tutti i servizi. Dalla raccolta e smaltimento dei rifiuti, alla rimodulazione della viabilità” sostiene il candidato sindaco di Palermo del centrodestra Roberto Lagalla, a margine della manifestazione elettorale dell’Udc che si è svolta nel capoluogo siciliano, alla presenza del segretario nazionale Lorenzo Cesa puntando a chiudere la polemica.

 

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