Guerra ucraina significa anche colonne di profughi in fuga. Sono 3.840 i cittadini ucraini entrati in Italia dall’inizio del conflitto e fino alla mezzanotte dell’1 marzo. Si tratta di 1.890 donne, 570 uomini e 1.380 minori. Lo riferiscono fonti del Viminale.

La fuga dal Paese in guerra

Fuggono dalle bombe e cercano riparo. La fuga avviene principalmente attraverso la Polonia. Molti restano proprio in Polonia ma tanti altri poi proseguono e l’Italia è la quinta meta dell’accoglienza. Ma è anche il settimo Paese per invio di aiuti e colonne di protezione civile. Una di queste parte oggi da Caltanissetta

Vaccini anti Covid19 per i profughi in arrivo

Secondo quanto si apprende da fonti del ministero della Salute si sta lavorando per favorire le vaccinazioni ai profughi in arrivo dall’Ucraina. In queste ore – sempre secondo le stesse fonti – è in corso un coordinamento tra il ministero della Salute, la Protezione Civile e le Regioni.

La macchina di accoglienza delle Regioni

“Arriva dalle Regioni un ulteriore e forte segnale di solidarietà al popolo ucraino. Una testimonianza che è anche impegno concreto come dimostra il confronto che abbiamo avuto con il Capo della Protezione civile Fabrizio Curcio” scrive in una nota il presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome Massimiliano Fedriga.

‘Stiamo lavorando con il Governo – ha spiegato Fedriga – su due filiere che rappresenteranno il binario su cui viaggerà il sostegno del nostro Paese. La prima direttrice è l’assistenza all’estero con gli aiuti che giungeranno in modo coordinato in Ucraina o nei Paesi di confine chiamati a gestire la prima fase dell’accoglienza. La seconda linea di intervento è l’assistenza sanitaria su cui le Regioni sono già mobilitate con il Ministero della Salute. Infine, rispetto all’accoglienza – ha concluso Fedriga – siamo impegnati con il Governo per definire priorità condivise, sburocratizzare le procedure per agevolare la permanenza dei profughi, facilitare la prevenzione, anche in relazione alle vaccinazioni’.

La Sardegna accoglie i bambini

E’ prevista per oggi, giovedì 3 marzo, da Cagliari la partenza della missione promossa dalla sezione Ucraina dell’Intergruppo Parlamentare, presieduto da Ugo Cappellacci (Forza Italia), in collaborazione con il console onorario a Cagliari Anthony Grande. Due i bus predisposti per portare in Sardegna oltre un centinaio di bambini: partiranno alle 14 da piazza dei Centomila, a Cagliari, dopo una breve conferenza stampa.

Una colonna mobile di volontari da Caltanissetta

Sempre oggi partirà nel pomeriggio anche la colonna mobile approntata dalla rete dei volontari Anas Sardegna che sta via via diventando sempre più numerosa. Almeno sette i van da 9 posti che si muovono e che , una volta raggiunta Padova (via mare sbarcando a Livorno) si riunirà al convoglio Anas proveniente da Milano, Caltanissetta, Reggio Emilia, Taranto e Roma. I van partono carichi di medicine e torneranno con i profughi ucraini che vorranno raggiungere l’Italia attraverso la Polonia da Lviv (Leopoli).

 

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