Il più grave è il caposquadra. Un vigile di 50 anni, Aldo Vaccaro, sposato e padre di cinque figli. Da ore i colleghi attendono di avere notizie sulle sue condizioni.

Appena saputo dello scoppio della bombola di gas custodita in un camper in fiamme e del ferimento di Vaccaro e dei pompieri della sua squadra, sono corsi in ospedale.

L’incidente è avvenuto la scorsa notte in un vicolo del quartiere Cruillas, a Palermo. La squadra del distaccamento nord era stata inviata dalla sala operativa del comando provinciale che aveva ricevuto la segnalazione dell’incendio di un camper.

Arrivati in zona i pompieri hanno avuto il tempo di montare la manichetta e iniziare a lavorare per spegnere il rogo. Pochi minuti dopo c’è stata l’esplosione.

“E’ stato l’inferno. La deflagrazione ci ha fatto sobbalzare dai letti. Pochi secondi dopo gli agenti di polizia e i pompieri ci hanno fatto uscire di casa – racconta un residente della zona- E’ stato terribile”.

Nello scoppio oltre al caposquadra altri tre pompieri sono rimasti leggermente ustionati. Anche tre poliziotti sono stati soccorsi dai sanitari del 118 perché intossicati.

L’esplosione è stata violenta. Un muro di un’abitazione è stato abbattuto. Il camper distrutto, i muri delle abitazioni vicine anneriti. Il boato è stato avvertito anche nelle zone vicine: viale Lazio, via Sardegna, via Aquileia. Una densa colonna di fumo nero si è alzata rendendo a lungo l’aria irrespirabile.

Sull’incidente è stata aperta un’indagine condotta dalla polizia.

“Sono stati eseguiti tutti i rilievi per accertare le cause dell’incendio: non escludiamo nessuna pista. Se dovessimo scoprire che a determinare il rogo è stato un cortocircuito allora si tratterebbe di un evento accidentale.

Ma la natura potrebbe essere anche dolosa. Abbiamo anche requisito le tute dei vigili del fuoco per eseguire delle analisi – dice Giampiero Boscaino, comandante provinciale dei vigili del fuoco di Palermo – I pompiere sono stati encomiabili. La loro preparazione ha evitato davvero il peggio”.

“Ho parlato con il caposquadra Aldo Vaccaro – prosegue – che resta in osservazione. Ha ustioni alle mani e a parti del volto, le uniche zone non protette dai sistemi di sicurezza. Aveva tolto i guanti per rispondere alla centrale. Nonostante la deflagrazione le sue condizioni lasciano ben sperare per una pronta guarigione. Questa è la cosa che mi fa più felice”.

Nella vicenda sono intervenuti anche i sindacati. “Auguriamo una pronta e completa guarigione e siamo vicini ai quattro vigili del fuoco rimasti feriti nell’esplosione di una bombola di gas”, dice Antonio Brizzi, segretario generale del sindacato autonomo Conapo che chiede al premier Gentiloni e al ministro Minniti “più attenzione per i vigili del fuoco ‘operativi’ nella prossima legge di bilancio”.

“Il sangue dei Vigili del Fuoco non può e non deve valere meno del sangue di un poliziotto – aggiunge – Quanto accaduto riporta alla luce le difficili e rischiose condizioni in cui i colleghi operano quotidianamente a rischio della vita per garantire la sicurezza dei cittadini”.