Sei persone sono state arrestate dai finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Palermo che hanno sequestrato 861 chili di hashish del valore di oltre un milione di euro.

I sei indagati a vario titolo per trasporto di droga sono di nazionalità polacca, spagnola, rumena
e italiana.

Le indagini sono state avviate con il controllo ad un autoarticolato frigo con targa polacca risultato sospetto perché fermo senza un’apparente plausibile motivazione in Piazza Scaffa.

Dopo aver osservato a lungo il comportamento dell’autista e di una seconda persona sul tir, i finanzieri hanno deciso di intervenire nel momento in cui sono arrivate altre persone che sembravano intente a prendere accordi con gli occupanti del camion.

Alla richiesta di chiarire la natura del carico trasportato e di esibire la documentazione commerciale di supporto, l’autista del tir ha dato immediatamente evidenti segnali di nervosismo, mentre le altre persone hanno tentato la fuga.

Il tir doveva essere utilizzato per una spedizione di arance spagnole destinate formalmente a un operatore commerciale con sede in Polonia.

L’evidente anomalia costituita dalla presenza a Palermo di un mezzo commerciale partito da Valencia e destinato in un Paese del nord Europa, ha indotto i finanzieri a perquisirlo e in fondo al vano frigo, nascosti dietro i bancali di frutta, sono stati trovati 26 pacchi del peso di 33 kg ciascuno, contenenti hashish confezionato a panetti.

La perquisizione sull’autovettura sopraggiunta ha permesso di rinvenire una grossa somma in contanti di cui il detentore non è stato in grado di giustificare la provenienza. Hashish e denaro sono stati sequestrati.

L’eccezionale carico di stupefacente, il cui valore supererebbe ampiamente il milione di Euro era verosimilmente destinato alla “piazza” di Palermo, dove da anni non si registra un sequestro così consistente.

Gli arrestati nel corso dell’operazione della Guardia di Finanza sono Adam Kazmierczak, Elena Alina Bivol, Daniele Benedetti, Juan Jose Santos Redero, Slawomir Piotr Blaszko, Slawomik Mikolajczk.