“I dipendenti dei centri di informazione turistica di Palermo (Cit) vogliono lavorare ed essere rispettati per il ruolo importante che svolgono nell’accoglienza turistica.

La nota del Comune di Palermo nella quale si fa intendere che la chiusura dei centri nei giorni di Pasqua e del lunedì dell’Angelo sia di responsabilità degli impiegati è l’ennesimo tentativo di nascondere sotto il tappeto l’inefficienza dell’amministrazione comunale”. Lo dice Nicola Scaglione segretario provinciale del sindacato Csa, organizzazione più rappresentativa del Comune di Palermo.

“L’amministrazione ha ritenuto, pur in presenza di queste proposte che sicuramente avrebbero garantito un servizio più vicino alle esigenze della cittadinanza e dei turisti, anche in considerazione del fatto che oggi Palermo è Capitale della Cultura 2018, di non programmare, incentivando e investendo in questa direzione, nonostante i lavoratori da più di dieci anni – aggiunge Scaglione – assicurino i servizi alla città in strutture fatiscenti e al limite della decenza.

L’amministrazione è rimasta altresì sorda al grido dei lavoratori che il Csa ha accolto e fatto proprio, che lamentavano, le strutture fatiscenti in cui lavorano, la costante mancanza del personale full-time che si assottiglia per i pensionamenti, ed in ultimo ma primo delle difficoltà, la presenza in gran parte del personale dedicato a questi servizi con tipologia di orario di part-time, che da anni chiede di essere portato a full- time sia per avere il giusto riconoscimento del diritto ad una “qualità della vita “ decente, sia per migliorare i servizi stessi.

Ma l’amministrazione ritiene di non fare nulla e scaricare su una presunta “mancanza di disponibilità” la operatività del servizio reso, quando sa benissimo che fino ad oggi i servizi sono stati resi solo ed unicamente grazie alla disponibilità dei lavoratori”.

Il Csa denuncia che “la macchina amministrativa – continua Scaglione – è quasi alla paralisi, con evidenti criticità in quasi tutti i settori dell’Amministrazione come (la piscina,i musei,i Cit, l’area tecnica senza dirigenti competenti e con i funzionari tecnici sovraesposti), che nella totale inerzia dell’amministrazione, non potrà che arrivare al collasso.

Bisogna intervenire subito con atti concreti e non con i soliti proclami da “Città Capitale della Cultura” (di cui siamo orgogliosi solo per campanilismo), nonostante le continue sollecitazioni e proposte provenienti da questa Organizzazione Sindacale, l’unica risposta pervenuta dall’amministrazione è stata quella di evitare il confronto, o proponendo riunioni che si sono rivelate prive di contenuti e di sostanza, che stanno prolungando l’agonia della macchina COMUNALE, con l’evidente grandissimo disagio di tutti i lavoratori del Comune di Palermo e dei destinatari dei servizi: i cittadini paganti”.