Alla fine dell’inchiesta sono sette e non cinque i distributori sequestrati nell’operazione che ha portato agli arresti nove persone.
La rete degli impianti gestita da Cosimo Vernengo, come scrive il giudice Walter Turturici, è composta oltre che dai cinque già indicati (via Gustavo Roccella, corso Tukory, via Messina Marine, viale Campania e via Leonardo da Vinci), ci sono pure l’Erg di via Regione Siciliana 2028 nei pressi del ponte Corleone e un impianto Ip di Monfalcone, nei pressi di Goria, in Friuli.
Ma negli ultimi due casi è stato impossibile eseguire i sequestri perchè il primo era già stato sequestrato nel 2016 e il secondo, gestito dal palermitano Giacomo Lo Franco (indagato) non sarebbe più riconducibile ai Vernengo.
Il grande impianto Erg sulla circonvallazione che è entrato in due distinte indagini sulle infiltrazioni mafiose nel settore carburanti. L’intestatario formale è Giuseppe Farina, genero di Cosimo Vernengo, indagato per fittizia intestazione di beni. La struttura era già stata messa sotto sequestro nel novembre del 2016.
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