I carabinieri ieri hanno multato lo stabilimento Addaura Wave con una sanzione di 110 mila euro. Sono stati contestati una sfilza di irregolarità sulle quali i gestori dell’attività contestano punto per punto, pronti a dare battaglia.
I carabinieri della compagnia San Lorenzo assieme a quelli del Nas e del Nucleo ispettorato del lavoro hanno proceduto alla verifica delle autorizzazioni e del rispetto delle norme sull’occupazione.
Al termine dell’ispezione il Nas «riscontrava delle carenze strutturali – si legge nel comunicato dell’Arma – avendo trovato un’area abusiva adibita a deposito alimentare e di bevande, mentre il nucleo ispettorato del lavoro, accertava la presenza di 6 lavoratori in nero su 10, tra i quali però, impiegato nelle cucine, c’era anche un cittadino extracomunitario, privo del permesso di soggiorno».
Ma i titolari, come scrive il Giornale di Sicilia, ribattono e forniscono una versione diversa.
«Quei cinque lavoratori considerati in nero – afferma Francesco Noto, commercialista e gestore dello stabilimento assieme a Girolamo La Barbera -, non facevano parte in nessun modo del nostro staff. Erano i componenti di una band musicale che ha fatto un concerto e sono stati pagati come prestazione occasionale. L’unico extracomunitario in realtà è un ragazzo che di giorno vende le collanine al mare e ogni tanto ci aiuta per buttare l’immondizia la sera. Siamo pronti a pagare l’ammenda per questa posizione, ma di sicuro non si tratta di 100 mila euro»,
Secondo i gestori infatti l’entità precisa della multa non può essere stabilita in questo momento, ma solo al termine degli accertamenti. «Vedremo che sanzione ci contesteranno e poi ci muoveremo di conseguenza – aggiunge Noto -. Intanto ci teniamo a sottolineare che l’attività è regolarmente aperta e funzionante».
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