“Continuiamo a coprire con le nostre finanze le mancanze del Governo Nazionale!”
A parlare è la Presidente della IV Commissione legislativa dell’Ars , Giusi Savarino, in merito al respingimento da parte dell’Inps, delle tante richieste di bonus inoltrate dai lavoratori stagionali del turismo.

I lavoratori stagionali sono stati abbandonati dal governo nazionale, l’Inps sta respingendo le loro richieste di bonus da 600 euro, promesso dal governo Conte ai lavoratori del settore. Voglio dire a questi lavoratori che noi non li abbiamo dimenticati, per fortuna nella nostra legge di stabilità abbiamo pensato a loro e previsto un fondo da 10 milioni di euro, per sostenerli economicamente. Ho sollecitato l’Assessore Turano affinché proceda velocemente con decreto e stabilisca modalità e criteri del bando. Non si possono lasciare ancora questi lavoratori senza tutele. Per l’ennesima volta, mettiamo una pezza sulle inefficienze di Roma, subito però!”

I lavoratori stagionali del turismo da tempo ormai denunciano le difficoltà nelle quali si sono venuti a trovare a causa dell’emergenza economica determinata dal Covid19.

“Agire in fretta per tentare di salvare il salvabile e limitare i danni di quella che si profila come la stagione turistica più disastrosa dall’avvio del turismo nelle isole Eolie”.

Questo l’appello che ieri, ed è solo l’ultimo in ordine di tempo, gli imprenditori delle Isole Eolie hanno indirizzato alle istituzioni, dal premier Giuseppe Conte fino ai sindaci dei principali comuni dell’Arcipelago ipotizzando per l’anno in corso cali di flussi fino al 70%.

Dopo la pubblicazione delle Linee guida per la riapertura delle attività economiche, “tra le imprese eoliane – si legge nell’appello – permangono dubbi e incertezze sulle possibilità e modalità di ripartenza. Anche il decreto Rilancio affronta solo in minima parte le problematiche e le esigenze di un arcipelago stremato da ormai oltre sette mesi di mancati incassi e con una stagione turistica andata in fumo per il 50% con prospettive di ripartenza limitate e a scartamento ridotto; in particolare il contributo a fondo perduto per le nostre aziende, risulta non adeguato all’effettivo fabbisogno delle imprese, in quanto il lavoro sul territorio delle Isole Eolie si concentra per pochi mesi all’anno e dovrebbe essere riparametrato in considerazione del fatto che la stragrande maggioranza delle attività riprende ogni anno non prima del mese di maggio, periodo in cui iniziano i flussi turistici alle Eolie, tenendo altresì in considerazione che detto afflusso turistico, da stime attendibili, subirà un calo di non meno del 70%. Poniamo l’accento sulla necessità di prendere in considerazione le peculiarità socio-economiche e sanitarie delle isole minori e chiediamo di esentare totalmente tutte le aziende operanti nei territori insulari da tasse e tributi per l’anno in corso, sostenendo quelle che riusciranno ad aprire i battenti nel 2020 con una decontribuzione totale del costo del lavoro. Anche per le attività legate al servizio marittimo interisole e terrestre (trasporti, noleggi, locazioni, taxi) effettuate con imbarcazioni e per i lavoratori dipendenti di questo settore non sono ancora state adottate misure specifiche tali da garantire la continuità delle attività e la tutela dei livelli occupazionali”.

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