E’ l’unico impianto a Palermo che per potere svolgere la propria attività ha dovuto installare un cordolo. Un muretto alto che, secondo i tecnici del Comune di Palermo, dovrebbe proteggere i lavoratori, gli automobilisti che fanno il rifornimento e consentire alle autobotti destinate al rifornimento del punto vendita a non occupare la sede stradale.

L’unico effetto del cordolo del distributore Eos ex Erg Oil Sicilia in via Duca Degli Abruzzi a Palermo è che rischia di fare chiudere l’impianto. E’ quanto annuncia la titolare Rosa Lo Coco che ha scritto a tutti gli uffici comunali e regionali per cercare di rimuovere l’unico muretto installato in un distributore.

“Alcuni mesi fa, per rinnovare il suolo pubblico, l’Ufficio Traffico imponeva alla Concessionaria Eos la creazione di uno spartitraffico, in ambedue le piazzole, per separare la viabilità ordinaria da quella interessata al rifornimento – afferma la titolare del distributore – I motivi legati alla sicurezza. L’istallazione del muretto non ha avuto alcun effetto sul miglioramento della viabilità e della sicurezza degli Automobilisti e degli Operatori né tanto meno alle autobotti che occupano le corsie di marcia”.

Invece di garantire la sicurezza spiega la titolare dell’impianto “si è attivata un’altra fonte di pericolo: il muretto di notte ha una scarsa visibilità e in caso di emergenza diventa un trampolino per le auto e un ostacolo in caso di cadute dei motociclisti – aggiunge Rosa Lo Coco – le autobotti, anche quelle piccole, non possono entrare completamente nelle piazzole e hanno grosse difficoltà a montare le manichette di scarico e del ciclo chiuso con conseguenti emissioni di vapori in atmosfera. Inoltre la piazzola delimitata dal muretto da un lato e dalla banchina-marciapiede dall’altra obbliga l’Operatore o il Cliente che vuole rifornirsi a scavalcare il muretto e quindi occupare la corsia di marcia”.

Contestazioni più che legittime come si vede dalle foto e dal video. A queste ha risposto il comandante dei Vigili urbani Vincenzo Messina che ha chiesto un intervento degli uffici per verificare quanto segnalato dalla titolare dell’impianto.