Il sindaco Leoluca Orlando è indagato per il crollo a Monte Gallo del 27 novembre del 2015 che provocò la morte di Ornella Paltrinieri, la donna rimasta schiacciata nel suo letto da uno dei massi che si è staccato dalla montagna.
Ad Orlando, come scrive Repubblica, è stato notificato un avviso di garanzia per omicidio colposo, nella qualità di responsabile della Protezione civile comunale.
Il sindaco è difeso dallìavvocato Roberto Mangano.
L’iscrizione del sindaco nel registro degli indagati, dopo quelle del dirigente della Protezione civile Franco Mereu e del dirigente del settore Riqualificazione urbana Mario Li Castri, arriva dopo il deposito della consulenza tecnica del’ingegnere Giovanni Barla ai pm Silvia Benetti e Bruno Brucoli.
Secondo la consulenza, la parete rocciosa di Monte Gallo dalla quale la mattina del 27 novembre di due anni fa si staccò quell’enorme masso che sfondò letteralmente la parete della villetta schiacciando la signora Paltrinieri che dormiva, era già da dieci anni classificata “a pericolosità P4 molto elevata” e di conseguenza anche le villette edificate lì sotto con regolare licenza erano a «rischio molto elevato».
Tanto è vero che il Comune, nel 2004, predispose il progetto preliminare di consolidamento di quelle pareti rocciose, finanziato con capitoli di spesa del ministero dell’Ambiente.
Peccato che i lavori partirono solo il 10 novembre 2015, due settimane dopo il tragico crollo di Monte Gallo.
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