È il drammaturgo, attore e regista napoletano Francesco Silvestri l’artista residente al Teatro Libero per il triennio 2018- 2020: curerà un laboratorio di scrittura drammaturgica e tre produzioni.
Silvestri è lo storico attore de “Le cinque rose di Jennifer” di Annibale Ruccello, riceve il Premio Ubu nel 2003 come miglior attore non protagonista per “Sabato, domenica e lunedì” di Eduardo De Filippo per la regia di Toni Servillo, ha avuto la cattedra di Scrittura Drammaturgica alla Scuola Holden di Torino, diretta da Alessandro Baricco e dal 2011 insegna recitazione all’accademia Teatrale Clarence fondata da lui stesso a Modica.
Il nome dell’artista è stato reso noto al termine del laboratorio finalizzato alla formazione del cast per “I Giganti” da Luigi Pirandello, progetto e regia di Lia Chiappara: lo spettacolo sarà la prima produzione della 51esima Stagione del Teatro Libero. Francesco Silvestri curerà invece il prossimo e secondo laboratorio (dal 11 al 15 giugno) finalizzato alla produzione di “Fratellini”, suo pluripremiato testo che debutterà a Teatro Libero nel 2019. Lo spettacolo segna il primo impegno dell’artista nel suo triennio di residenza che prevede un totale di tre produzioni, il laboratorio di scrittura drammaturgica e un laboratorio avanzato di formazione attoriale. Silvestri sarà coinvolto a tutto tondo nel progetto artistico e culturale del Centro di Produzione siciliano.
Note biografiche: nasce a Napoli nel 1958 e si forma fuori dai circuiti accademici, iniziando sin da adolescente a esibirsi e a prodursi nelle carceri e negli istituti per diversamente abili.
Nel 1980 mette in scena “Le cinque rose di Jennifer” con Annibale Ruccello e la cooperativa il Carro, dal testo viene tratto un film nove anni dopo che vede Silvestri nel ruolo di protagonista, con Ruccello intraprende una proficua collaborazione che continua con gli adattamenti da Apuleio, L’Asino d’oro e Ipata.
Nel 1982 fonda la compagnia La Lanterna magica con la quale produce prevalentemente teatro per ragazzi. Nel 1989 gli viene riconosciuto, da parte dell’Istituto del Dramma Italiano (Idi) e dall’Ente Teatrale Italiano un premio come miglior autore under 35 per “Saro e la rosa”, da lui diretto ed interpretato. Nel 1990 un nuovo premio dell’Idi gli viene consegnato per “Angeli all’inferno” e nel 1991 una segnalazione speciale, sempre per conto dell’Idi, lo porta ad allestire il suo “Streghe da marciapiede”.
Numerosi sono i testi teatrali di cui è autore (di molti cura anche la regia). Ha pubblicato “Mio capitano” per i tipi della Grin Editori, il volumetto antologico di atti unici “Storiacce” (Il topolino Crick, Mon enfant, In nome del figlio, Il bambino palloncino e altri) per la E&A. Nell’aprile del 2000, la Gremese ha dato alle stampe il suo volume “Teatro – Una rosa, due anime, tre angeli, quattro streghe” con quattro tra le sue opere più affermate: Saro e la rosa, Angeli all’inferno, Streghe da marciapiede e Fratellini (Premio Umbria Teatro 1999).
Sempre nel 2000 la Dante & Descartes Edizioni pubblica il suo “Tre pezzi d’odio” e altri testi sono presenti sulle riviste Sipario, Hystrio e Ridotto.
Le sue favole per bambini sono state pubblicate dall’Unicef mentre tre dei suoi testi teatrali per ragazzi (“La guerra di Martìn”, “Ali e Victòr” e “Storia di un ragazzo selvaggio”) sono contenuti nel volume “Questo legno è ancora vivo!” della EdiARGO.
Ha avuto per un anno la cattedra di scrittura drammaturgica presso la Scuola Holden di Torino diretta da Alessandro Baricco, per conto della quale ha effettuato anche due master di specializzazione.
In qualità di attore ha lavorato con Annibale Ruccello, Enzo Moscato, Armando Pugliese, Carlo Cerciello, Toni Servillo e molti altri.
Nel 2003 è la sua prova d’attore ad essere premiata, con l’assegnazione del Premio Ubu come miglior attore non protagonista per “Sabato, domenica e lunedì” di Eduardo De Filippo per la regia di Toni Servillo.
Dal 2018 è artista residente del Teatro Libero di Palermo – Centro di produzione teatrale.
(foto fornita dall’ufficio stampa)
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