Emozioni e applausi a scena aperta, ieri sera, per Uto Ughi, in occasione del concerto inaugurale della stagione 2020 del Politeama Garibaldi. Invitato al bis dal calore del pubblico, il violinista di fama mondiale ha eseguito una “fantasia” di Paganini, il Ventiquattresimo Capriccio, al termine della sinfonia in cui è stato accompagnato dall’Orchestra sinfonica siciliana, diretta dal maestro Daisuke Muranaka; composizioni per violino, i Capricci, densi di virtuosismo, capaci di proiettare l’artista oltre i suoi limiti individuali, eseguiti,  come ha spiegato lo stesso Ughi, con “tecnica trascendentale”.

Un teatro pieno di appassionati è rimasto incantato dal suo genio e dal suono del prezioso “Stradivari” che lo accompagna, oltre che dalla bravura dell’Orchestra sinfonica siciliana, manifestando il suo apprezzamento con un interminabile applauso. Presente allo spettacolo il Cda della Foss, fra cui il presidente Stefano Santoro e il vicepresidente Marco Intravaia, che ha donato a Ughi una targa in nome dell’affetto e della stima manifestati nei confronti dell’Orchestra, oltre che delle sue eccezionali doti artistiche.

La serata ha avuto quali protagoniste tre sinfonie di Brahms e Schumann: la prima, Overture tragica in re minore op.81, composta da Brahms nel 1880; la seconda, Concerto in re maggiore op. 77 per violino ed orchestra sempre di Brahms; a conclusione, Concerto in re maggiore op.77 per violino e orchestra, opera  scritta da Schumann fra il 1845 e il 1846.

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