Vertice di maggioranza sì o no? La domanda resta anche se la Lega media e conferma l’appuntamento cambiando, però, il luogo per tentare di evitare assenze importanti come quella di Forza Italia rimasta a lungo in dubbio.

Il vertice ci sarà ma rischia di essere dimezzato

Il vertice del centrodestra di oggi per discutere della comunali di Palermo, dunque, si farà. Cambia la location, non più la sede della Lega ma l’hotel Politeama: nella saletta offerta dal Carroccio sederanno i coordinatori provinciali dei partiti. Dovrebbero essere 8 o 9 ma si rischia che alla fine restino i rappresentati di sei o sette.

Cambia non solo la sede ma anche l’orario

L’appuntamento non è solo spostato di luogo ma anche d’orario: si terrà alle 18. Al primo tavolo ci saranno i partiti presenti in Assemblea regionale: Lega, Forza Italia, Udc, Mpa-autonomisti, Fratelli d’Italia e DiventeràBellissima.

Assente Cantiere popolare

Nonostante fosse stato coinvolto non ci sarà Cantiere popolare, il leader Saverio Romano ha fatto sapere che a questo giro il partito sarà assente. E non ci sarà la Dc di Totò Cuffaro, “anche se già nella riunione di oggi si stabilirà di allargare la coalizione a partiti e movimenti che condividono progetto e programma”, dice il segretario della Lega in Sicilia, Nino Minardo. A ricomporre il fronte è stata proprio l’opera di mediazione portata avanti dalla Lega in silenzio, senza comunicazioni ufficiali.

Resta il fatto che l’Udc non vuole Cuffaro al tavolo. resistenze anche dal fronte degli autonomisti col quale si discute e poi, dicono i rumors, che ci siano attriti anche fra Lentini e Romano, o meglio che Totò Lentini non vorrebbe Saverio Romano al tavolo. Rumors, comunque, non confermati da nessuno dei protagonisti

Minardo al telefono con tutti

Il segretario del Carroccio in Sicilia ieri ha sentito al telefono tutti, a cominciare da Gianfranco Miccichè che ha, alla fine, confermato la presenza di Forza Italia che era data in dubbio. “Mi spiace per la scelta di Saverio Romano, ma con Cantiere popolare non c’è alcun problema di interlocuzione”, afferma Minardo all’Ansa. E arriva anche l’impegno ad allargare il tavolo, a partire dal secondo incontro. “Non c’è alcuna preclusione o volontà di esclusione”, ribadisce il segretario della Lega. Un messaggio rivolto a Totò Cuffaro (anche lui sentito al telefono), “con cui i rapporti sono ottimi e nei cui confronti c’è stima”.

Ma le assenze mettono in dubbio l’operatività della riunione

Dunque, nonostante qualche difficoltà il centrodestra deve entrare nel vivo del confronto anche se le assenze rendono la riunione di oggi non proprio operativa. Ad accelerare su questo fronte è stata sempre l’iniziativa della Lega, grazie all’attivismo del coordinatore provinciale Vincenzo Figuccia, che nei giorni scorsi aveva chiamato a raccolta gli alleati dopo le sconfitte elettorali del centrodestra alle amministrative nelle principali città italiane.

Il tema di coinvolgimenti e mal di pancia

Il primo passo deve essere recuperare Cantiere Popolare e coinvolgere la Dc ma ci sono altri alla porta che aspettano di entrare. In particolare si tratta di Sicilia Futura e di Italia Viva e, in prospettiva, anche di Attiva Sicilia, il gruppo degli ex 5 stelle. Ma gli ingressi dovranno essere progressivi per non causare ulteriori mal di pancia di cui si è già avvertito l’arrivo. Le voci di corridoio parlano di un’area Savona dentro Forza Italia che non gradirebbe l’avvicinamento degli azzurri a Tamajo e un conseguente avvicinamento alla Lega. Ma il Presidente della Commissione Bilancio Riccardo Savona smentisce con forza queste voci che definisce “sciocchezze”. Nessun avvicinamento alla Lega e nessun  mal di pancia ma solo voci del tutto prive di fondamento.

Dunque troppi rumors e troppe voci con poco fondamento che no fanno bene alla discussione

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