• Il vertice del centrodestra, previsto venerdì all’Ars, slitta.
  • Riunione forse lunedì nella sede della Lega.
  • I nomi in ballo per le comunali di Palermo sono: Lagalla (Udc), Caronia, Scoma e Greco (Lega), Varchi (Fdi), Cascio (FI), Aricò (DB).
  • Il Pd attacca il governo Musumeci: “taglia fondi ai Comuni mentre sindaci manifestano a Roma”

Slitta il vertice del centrodestra, che era in programma venerdì pomeriggio a Palazzo dei Normanni per discutere delle comunali di Palermo del prossimo anno. Dopo un giro di consultazioni, i segretari provinciali degli otto partiti hanno concordato il rinvio. La riunione dovrebbe svolgersi lunedì prossimo.

Riunione forse lunedì nella sede della Lega

Il vertice non sarà a Palazzo Reale: alcuni esponenti della coalizione non ritengono sia la sede giusta sia per non dare spazio a eventuali polemiche essendo un luogo istituzionale sia perché intendono incentrare la discussione partendo dalle segreterie provinciali, almeno in questa prima fase. Probabile che l’incontro si faccia nella sede della Lega (i colloqui sono in corso) in via Garzilli, anche per dare un segnale al coordinatore del Carroccio, Vincenzo Figuccia, da cui è partita l’iniziativa di accelerare il confronto. E’ stato proprio Figuccia nei giorni scorsi a tessere la tela delle interlocuzioni.

Il nodo della guida della coalizione

Il primo tema sarà la guida della coalizione. Si perché Forza Italia la rivendica quale primo partito, Musumeci quale presidente della Regione eletto proprio da questa coalizione e non sarà semplice dirimere questo punto.

I nomi in ballo

Folla di candidati sindaco per Palermo 2022. Ecco i nomi in ballo nel centrodestra: Roberto Lagalla (Udc), Marianna Caronia e Francesco Scoma  (Lega), Carolina Varchi (Fdi), Ciccio Cascio e Francesco Greco (FI), Alessandro Aricò (DB).

Lo slittamento già previsto da radio palazzo

Che il vertice convocato per venerdì non si sarebbe tenuto era già una voce che circolava fra i corridoi di palazzo e le motivazioni sono tante quante le tensioni che si registrano nei vari partiti soprattutto al centro dove non c’ voglia di andare a discuter con alleati la cui unica intenzione sembra essere quella di ottenere la ratifica di scelte già fatte altrove

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