Il legame di sangue guida il boss latitante Matteo Messina Denaro nella scelta degli uomini a cui affidare affari e gestione delle attività illecite. Il vincolo mafioso finisce col coincidere con quello familiare.

Il particolare emerge dall’inchiesta della Dda di Palermo che ha portato al fermo di 22 tra boss e favoreggiatori del clan di Messina Denaro tra i quali diversi suoi familiari. Le indagini nel tempo hanno individuato al vertice delle cosche il cognato del capomafia Filippo Guttadauro, poi il fratello Salvatore Messina Denaro, quindi il cognato Vincenzo Panicola e il cugino Giovanni Filardo.

E ancora il cugino acquisito Lorenzo Cimarosa, poi pentitosi, la sorella Patrizia Messina Denaro, i nipoti Francesco Guttadauro e Luca Bellomo. Oggi si conferma la scelta “familistica” del boss ed emerge il ruolo di protagonista in tutte le dinamiche mafiose sul territorio di due cognati del latitante che sono tra i fermati.