“Io sono molto serena. Ho chiaro qual è il programma del governo e l’impegno che mi sono presa nel gioco di squadra”. Così il ministro per le Pari opportunità e la famiglia, Elena Bonetti, a Terrasini, dove ha preso parte alla seconda giornata di #Futura, la scuola politica per i giovani under 30 organizzata dal presidente dei senatori di Italia Viva, Davide Faraone.

Bonetti ha risposto ai cronisti che le hanno chiesto un commento alle parole del premier Conte che non si sente sereno rispetto al protagonismo di Matteo Renzi.

Il ministro per le Pari opportunità e la Famiglia ha poi affrontato le questioni più ‘scottanti’ sul tavolo della politica nazionale, come l’aumento dell’Iva.

“Insegno matematica, se alla fine dall’Iva lo Stato incassa 105 invece di 100, significa che c’è stato un aumento. Ed è evidente che questo significherebbe aggravare i carichi economici delle famiglie. Questo governo nasce per evitare lo sfacelo ai danni delle famiglie italiane. Non aumentare l’Iva significa non caricare ulteriormente le famiglie, perché incide sui consumi e sui costi dei nuclei più disagiati. Sono convinta che il premier Conte non userà lo specchietto per le allodole”, ha aggiunto il ministro.

E ancora: “Lo Ius culturae non è nel programma di governo e quindi è una azione che deve maturare come input parlamentare. Io l’ho sostenuto e quindi se le altre forze di maggioranza dovessero riconoscerne il valore noi siamo in prima linea. Ma non può diventare misura di scontro e battaglia politica nella maggioranza, litighiamo su altro”.

Bonetti ha anche parlato della proposta di Enrico Letta al Governo di estendere il diritto di voto ai 16enni. “Sono estremamente favorevole a estendere il voto ai ragazzi e alle ragazze di 16 anni, – ha detto – ma non come misura calata lì e non accompagnata da un percorso di formazione e incentivi di reale valorizzazione dei giovani”.

E poi: “Mi auguro che il ‘bonus cultura’ non venga rimosso” ha detto il ministro, sulle misure della prossima manovra finanziaria per i giovani e le famiglie.

Un assegno unico come contributo economico alle famiglie per ciascun figlio dalla nascita all’età adulta, ridurre o rendere gratuita la retta per gli asili nido, sostegno ai territori per aumentare gli asili perché in alcune regioni sono al di sotto dell’8% di copertura, aumento del congedo di paternità portandolo ad almeno 10 giorni e bonus nascita. Sono alcune delle misure su cui il ministro per le Pari opportunità, Elena Bonetti, sta lavorando per inserirle nel collegato alla prossima manovra di bilancio.

Lo ha annunciato durante la sua visita a Terrasini. “Stiamo lavorando e non posso al momento dire altro” ha concluso il ministro.

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