“Sono sette finali, dobbiamo usare poco il fioretto e molto la sciabola. Serve la mentalità di una squadra che non deve regalare nulla. Con il Pescara abbiamo giocato male, siamo stati fortunati perché abbiamo pareggiato; sabato siamo stati sciagurati, con la Cremonese dovevamo vincere. Abbiamo cercato di farlo, cercando di chiudere il match. In questo momento serve gente che scende in campo con lo spirito battagliero”. Lo dice il tecnico del Palermo, Bruno Tedino, alla vigilia della sfida contro il Cittadella. Gli ultimi risultati non sono andati giù al patron Maurizio Zamparini, motivo per cui l’ombra di un possibile esonero non è mai da escludere.
Tedino, però, è sereno: “Zamparini ha dei grandissimi meriti – prosegue – è sempre riuscito a ricompattare tutto con noi e la squadra. Sarà così anche da qui alla fine, poi le decisioni non spettano a me. Io cercherò sempre di lavorare forte e duro per dare qualcosa che manca sotto l’aspetto psicologico. Lui ha ragione di essere arrabbiato. Contro il Pescara eravamo un po’ stanchi e senza grandi soluzioni, contro la Cremonese l’abbiamo buttata via. Il primo responsabile è sempre l’allenatore, devo analizzare perché stiamo dilapidando determinati vantaggi”.
“Contro il Cittadella – conclude – sarà una partita contro una squadra di grande spessore sotto l’aspetto atletico. Giocherà chi starà bene fisicamente e avrà la forza di fare una battaglia. Abbiamo tutti i mezzi per vincere questa partita, i tre punti sarebbero come un’aspirina per il raffreddore. Non dobbiamo accontentarci, dobbiamo superare l’ostacolo con energia. Cittadella potrebbe essere la spinta notevole per un percorso vincente”.
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