Prima fu la volta di Gianfranco Miccichè e dei suoi segnare il punto quando Cuffaro stava per lasciare il carcere. Con una frase chiara disse noi dobbiamo gratitudine a Totò Cuffaro”. Poi, in fila,. si misero in tanta a lanciare messaggi ai ‘cuffariani’ dell’ultima ora orfani di Totò vasa vasa che in politica ripeteva e ripeteva di non voler tornare.
Gli ultimi a lanciarsi nell’agone della sfida a caccia di quel drappello di voti che furono del Presidente della Regione condannato per favoreggiamento ai mafiosi ma che resta un ‘collettore di consenso’ sono quelli del Pd. Non lo fanno ammiccando o strizzando l’occhi ma polemizzando per restare ‘integri’.
“Cosa è diventato il tesseramento del Pd? – si chiede polemicamente Roberto Speranza che commenta una intervista al cittadino Totò Cuffaro – Leggo notizie molto preoccupanti in merito ad iscrizioni di massa al Pd da parte di gruppi organizzati che nulla hanno a che fare con la nostra storia e la nostra cultura politica”.
Cuffaro sostiene in quella intervista che molti dei suoi ex compagni di viaggio in politica oggi sono nel Pd di Renzi che è più centrista che mai
“In Sicilia -aggiunge allora Speranza che è esponente della minoranza Pd- vasta parte del mondo legato a Totò Cuffaro si sta riciclando sotto il nostro simbolo. Lo confermano le parole inquietanti rilasciate dello stesso Cuffaro. Questo non è accettabile”.
L’attacco di Speranza è indirizzato, formalmente, alla gestione del suo stesso partito “Chiedo ai due vicesegretari del partito (il segretario Renzi è legittimamente impegnato in un importante viaggio internazionale e non credo abbia purtroppo tempo di occuparsi del nostro tesseramento) di fare immediatamente chiarezza. Lo dobbiamo alle tante persone per bene -sottolinea- che continuano a credere nella nostra comunità politica”.
La risposta di Cuffaro non tarda ad arrivare: “L’onorevole Roberto Speranza è parlamentare che ho sempre stimato – dice Cuffaro- per la sua onestà intellettuale e culturale. Vorrei sommessamente chiedere che la mia intervista venga valutata per quello che è. Ho voluto semplicemente ribadire la mia scelta definitiva di abbandonare la vita politica. Lungi da me l’idea di impegnarmi nel tesseramento di qualsivoglia partito politico”.
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