Tutto può accadere a Palermo. La scena a cui hanno assistito centinaia di automobilisti questa mattina nei pressi del cimitero di Sant’Orsola era paradossale.
Due furgoni carichi di mimose. Una lunga fila di migranti in attesa di acquistare i fiori che verranno distribuiti domani in ogni angolo della città in occasione della festa della donna. Tutto questo mentre si era formata una lunga coda di auto che non riuscivano a passare per l’assembramento che si era creato.
Una vendita che andava avanti da qualche ora visto che lungo la via Gaetano Parlavecchio e la via del Vespro si poteva notare dei migranti che avevano già acquistato il loro mazzo di mimose e stavano tornando verso casa.
Tutto questo senza che nessuno muovesse un dito. A vendere i fiori manco a dirlo un gruppo di palermitani che aveva dato appuntamento in quella zona per rifornire i tanti venditori che domani, anzi già da oggi pomeriggio, creeranno i loro banchetti per vendere i fiori.
Questo è l’ultimo atto di quanto accade ogni giorno nella zona attorno agli ospedali. Terra di nessuno in mano a parcheggiatori abusivi, sia palermitani che extracomunitari che gestiscono ogni centimetro quadrato di strada.
La mattina presto è uno spasso. Ci sono parcheggiatori del Ghana o del Niger che con grossi cassoni di plastica impediscono il parcheggio se non a quanti pagano. Forse c’è chi usufruisce pure di un abbonamento ed è certo così di mattina di trovare il posto davanti all’ospedale Civico e Policlinico. Una vera vergogna che va avanti da circa un anno senza che nessuno faccia nulla. In tanti passano da quella strada.
Nessuno si ferma. Nessuno denuncia. Tutto avviene alla luce del sole. Come questa mattina che il traffico è rimasto bloccato all’ora di punta per la vendita all’ingrosso delle mimose. Vendita gestita dal racket dei fiori. Lo stesso racket che controlla i parcheggiatori abusivi disseminati lungo le strade del capoluogo.
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