La linea A, B e c del Tram di Palermo si farà. È stato approvato, a maggioranza dei presenti, il piano triennale delle opere pubbliche 21-23 e il provvedimento è inserito nel documento. Molti consiglieri dopo aver votato in passato per la bocciatura del Tram in via Libertà, ieri invece hanno votato a favore. E la polemica è dietro l’angolo.

La diretta di Catania

Per mettere la parola fine, o almeno per provarci, l’assessore alla Mobilità Giusto Catania, è intervenuto con una diretta Facebook, spiegando lo stato dell’arte sull’opera che andrà a completare la linea tranviaria attualmente esistente nel Capoluogo. Un intervento “chiarificatore” che però non è bastato a sedare gli animi.  Quello del  tram della linea A, B e c è un progetto interamente finanziato da Stato e Regione. “Le risorse sono già disponibili – dice l’assessore giusto Catania nella sua diretta -. All’assessore Falcone abbiamo già fatto comunicazione formale per la ricezione dei fondi. Un progetto che ha acquisito già tutti i pareri, si attendeva il voto del consiglio sul piano triennale delle opere pubbliche ora si attende l’ultimo parere del Ministero dei Trasporti per mandare in gara il progetto”.

Progetto fondamentale per la mobilità palermitana

“Un progetto fondamentale per Palermo” è il completamento delle linee secondo l’attuale assessore alla Mobilità che oggi sostiene la corsa di Franco Miceli a sindaco. Catania evidenzia anche che “è solo un pezzo di una articolazione molto più grande delle linee del tram. Il completamento della linea passa dalla linea A, B e C che adesso è possibile mandare in gara fa parte di un processo iniziato tanti anni fa, non una fantasia di Orlando ma dobbiamo raccontare bene cosa è avvenuto”.

L’iter per l’approvazione

“Un progetto avviato nel 2016 con una fase di partecipazione e di ascolto della città. Nel 2017 viene fatto un concorso internazionale d’idee e progettazione che ha visto la partecipazione di 9 proposte da tutta Europa.  Un concorso trasparente e anonimo. Nel 2018 si sono aperte le buste ed è stato individuato il vincitore. Tutte le proposte prevedono il passaggio del tram su via Libertà, un asse strategico per completare il sistema della viabilità a Palermo. Il tram in via libertà servirà a riqualificare la strada, non ci saranno più gli autobus che sono molto più invasivi di una corsia del tram, che sono più inquinanti e rumorosi. Il tram passerà dalla Statua al politeama e sarà poco invasivo, senza barriere, un progetto che rispetta il carattere storico della strada”.

La battaglia contro il Tram

Secondo Catania, è andato tutto bene fino a quando non sarebbe stato nominato lo studio che ha redatto il progetto. “C’è stato una sorta di accanimento, non ci sono stati ricorsi al Tar, non c’è stata una campagna social durante le procedure ma le proteste sono iniziate dopo che è stato individuato lo studio di progettazione”.

Figuccia polemico

“Quando a parlare di tram e traffico è l’assessore comunale Giusto Catania, sembra di avere di fronte Dracula che dialoga con l’Avis. In dieci anni l’amministrazione di Orlando e Catania ha mandato in tilt il sistema dei trasporti di Palermo, rendendo la città sempre più preda del traffico selvaggio. I tram e le linee realizzate sono quanto di più antieconomico e antimoderno potesse verificarsi. Ed oggi ancora sentiamo lo stesso Catania insistere sulla linea 1 di Via Libertà. Si rassegni l’assessore scadente, in quanto a fine mandato, le linee del tram come le ha immaginato lui non si faranno, non ci sarà sicuramente la complicità su un progetto a perdere da parte della nuova amministrazione che insedieremo tra qualche settimana. Contro chi ha reso Palermo invivibile si pronunceranno presto i cittadini e si cambierà pagina verso il progresso per una vera smart city”. Lo afferma Vincenzo Figuccia, deputato di Prima l’Italia – Lega Sicilia all’Assemblea regionale siciliana.