Il sindaco Leoluca Orlando e l’assessore alla Mobilità, Giusto Catania, presenteranno questo pomeriggio, in videoconferenza, il progetto delle nuove linee del tram di Palermo.  Intanto il gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle presenta una interrogazione al sindaco di Palermo in tema di “revisione e riprogrammazione intervento Patto per la città di Palermo – “Sistema tram della Città di Palermo – Fase II” trasmessa l’11 marzo.

L’amministrazione non ha ancora risposto per iscritto al gruppo che chiede al primo cittadino di dare risposta all’interrogazione approfittando della conferenza “per chiarire se riterrà opportuno, essendo a conoscenza delle informazioni cui alla presente interrogazione,  avviare una approfondita istruttoria tesa a valutare l’intervento “Sistema tram Palermo – Fase II” e la possibilità di una sua revisione e riprogrammazione”.

Il riferimento dei grillini è all’arresto del l’architetto Mario Li Castri avvenuto il 29 febbraio con l’accusa di corruzione nella propria qualità di funzionario del Comune di Palermo, ai due ricorsi presso il Tribunale amministrativo presentati da Confcommercio e da un comitato di cittadini sulla richiesta al Comune di Palermo di presentare una istanza per un procedimento di VAS di uno strumento di pianificazione organica del sistema
tramviario.

Il Movimento 5 stelle ha posto l’accento anche sul decreto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti del 4 agosto 2017 il quale stabilisce che la valutazione ambientale strategica, in linea con la normativa europea e nazionale, venga completata prima dell’adozione e dell’approvazione del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile. “Ciò non è avvenuto nel caso di Palermo in quanto il piano è stato adottato con delibera della Giunta, contestualmente all’istanza per l’avvio della VAS. Alla data odierna non risulta ancora definito il rapporto ambientale previsto che “accompagna l’intero processo di elaborazione e approvazione” del piano.

Risulta prioritario, inoltre, secondo il gruppo consiliare “finanziare la realizzazione della linea C che consentirebbe di chiudere e ottimizzare il circuito oggi esistente; la realizzazione delle tratte A e B è alla base delle criticità
sollevate da cittadini e associazioni di categoria e sussistono preoccupanti ombre relative all’iter amministrativo di tale progetto inserito nel Patto per Palermo”

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