Il governo Musumeci accelera sugli interventi che interessano gli impianti di depurazione dell’Isola per non incorrere nelle sanzioni previste dall’Unione europea. Nel corso di un incontro tra l’assessore regionale dell’Energia e dei servizi di pubblica utilità Alberto Pierobon e il commissario straordinario Enrico Rolle, è stato fatto il punto su quelli già programmati – circa un centinaio – e sulle criticità che ancora permangono.

“Sono state quasi tutte risolte”, assicura l’assessore Pierobon. “Purtroppo – aggiunge – scontiamo anche in questo settore i ritardi del passato ma stiamo lavorando per recuperare il tempo perduto: diciassette milioni di euro sono stati destinati a nuove progettazioni grazie alle quali potranno sbloccarsi lavori per un valore di circa 350 milioni“.

Nel frattempo, così come è stato accertato durante il confronto con il commissario per la Depurazione, sono state avviate trenta gare per l’affidamento di servizi e dodici per l’esecuzione di lavori, per un totale di 130 milioni.

“Alcune opere alle quali sono destinate ingenti risorse – spiega Pierobon – erano ferme da tempo e adesso sono in fase di sblocco: è il caso di Acireale dove, dei due impianti inizialmente previsti, ne verrà realizzato soltanto uno che servirà l’intero territorio. Via libera in vista anche per la zona compresa tra Terrasini, Cinisi e Carini”.

Problemi di natura burocratica, come nel caso di Castellammare del Golfo e di Santa Flavia, e di natura tecnica – l’incompatibilità tra i sistemi informatici di ministero e Regione – hanno rallentato alcune procedure. “Intoppi – assicura l’assessore – che hanno creato disagi ma su cui stiamo intervenendo per mettere fine a una vicenda che si trascina ormai da troppo tempo”.

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