Tornano in piazza i dipendenti del call center Almaviva per i quali si attende un tavolo tecnico convocato per il 22 febbraio ovvero lunedì prossimo. I lavoratori oggi mettono in scena un annunciato corteo. La giornata di sciopero prevede il corteo da piazza Croci, dove si sono concentrati i lavoratori, fino a via Cavour per sostare poi davanti la sede della prefettura. La manifestazione è organizzata da Slc Cgil Fistel Cisl Uilcom e Ugl nonostante l’incontro dell’altro ieri alla Regione.

“La  data del 31 maggio quando scadranno i contratti di solidarietà, non è molto lontana, i lavoratori di Almaviva vivono momenti di forte ansia, non possiamo consentire i 1500 esuberi e l’incertezza per tutti gli oltre 6 mila addetti del call center da Palermo a Catania – dice Eliana Puma Rsu Fistel Cisl -. Abbiamo ribadito che, se entro il 19 febbraio non avremo risposta, ripartiranno le mobilitazioni Abbiamo ripetuto quanto questo sia necessario, il tavolo  per ristabilire il rispetto delle regole.

“La Prefettura ha confermato il suo impegno per la vertenza e ha condiviso l’urgenza e tempi celeri di ogni azione  – aggiunge Puma –.  Almaviva è la ‘madre delle vertenze di tutto il settore’,  non si può più perdere tempo”. “Gli  ammortizzatori sociali scadranno il 31 maggio , attendiamo decisioni aziendali entro la metà di marzo,  ma è fondamentale intervenire a livello nazionale, se non si farà nulla,  questo settore produttivo è destinato a morire e la Sicilia non può permettersi di perdere  20  mila posti di lavoro a tempo indeterminato”.

“Bisogna utilizzare l’occasione dei fondi per le smart city le cosiddette città intelligenti per fare in modo che questi investimenti consolidino il lavoro in Sicilia”. La Fistel Cisl ha ribadito al tavolo che “non si possono avallare soluzioni che falcidiano solo i salari dei lavoratori.  Il governo nazionale deve intervenire pure sui committenti e sulle parti datoriali perché il problema è di settore”.

Fra le prossime iniziative, uno spettacolo di solidarietà con artisti palermitani, entro la prima settimana di marzo  (hastag #siamotuttialmaviva), al teatro Politeama di Palermo. Il 22 febbraio invece il tavolo locale Regione –sindacati.

“Non è più possibile rinviare sul fronte delle politiche attive del lavoro e sul rispetto delle regole nel settore delle telecomunicazioni – commentano Daniela De Luca segretario Cisl Palermo Trapani e Francesco Assisi segretario Fistel Cisl  – . Se si continua a permettere che soggetti privati e pubblici facciano ricadere le contrazioni dei ricavi sull’ultimo anello della catena cioè i lavoratori, tutto il settore non solo Almaviva, non potrà uscire  dalla crisi. Attendiamo risposte dopo l’impegno della Regione, per garantire un futuro, bisogna agire subito. Si studino tutte le ipotesi possibili, anche quella dei contratti di area fra sindacati istituzioni e associazioni imprenditoriali di categoria, per salvare la risorsa dei call center”.

“Basta perdere tempo, a rischio c’è il futuro di migliaia di famiglie – dice Giuseppe Tumminia, segretario regionale Uilcom, partecipando al corteo -. Chiediamo al Presidente Renzi di intervenire sui grossi committenti pubblici e privati per mantenere il lavoro e soprattutto operare con un sistema di regole sugli appalti che eviti le gare al massimo ribasso. Almaviva in Sicilia si appresta a licenziare migliaia di lavoratori, a fronte di commesse assegnate ad altri operatori al di sotto del costo del lavoro, previsto dalla contrattazione collettiva. Siamo dinanzi ad una grossa speculazione. Il Governo Crocetta – conclude Tumminia – è in forte ritardo. Da anni manca una politica industriale. Perdendo questa sfida, si candida la nostra regione al precariato e all’assistenzialismo sociale”.

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