Il prossimo numero del Rapporto Sud del Sole 24 Ore in edicola venerdì 14 luglio in Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna dedica l’ampio focus di apertura all’elaborazione fatta da Sicindustria su dati dell’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata (Anbsc): ad oggi sono 1.487 le aziende siciliane confiscate, pari al 30% del totale italiano (4.915). Percentuale che sale al 39,5% quando si parla di beni immobili (16.947 sui 42.875 di tutta Italia).

Lotta al crimine da 12 miliardi

La lotta al crimine organizzato in Italia vale 12 miliardi. A tanto ammonta la cifra sequestrata negli ultimi cinque anni, tra beni immobili, contanti, depositi e azioni, alle diverse organizzazioni criminali. È quanto emerge dal dossier sul Fondo sicurezza interna realizzato dal ministero dell’Interno e finanziato dalla Ue. Nel 2022 l’ammontare complessivo di quanto sequestrato è di poco più di tre miliardi. Di cui, secondo stime, la parte prevalente al Sud. Resta aperto il nodo della gestione dei beni e soprattutto delle aziende tolte alle cosche italiane. La ’ndrangheta si conferma l’organizzazione più ricca.

Le parole di Morosini

Al Rapporto Sud parla Piergiorgio Morosini, 59 anni, presidente del Tribunale di Palermo ma alle spalle un’esperienza da consigliere al Csm e prima ancora un lungo lavoro all’ufficio Gip a Palermo: “A oltre 30 anni dalla stagione di attacco al cuore della democrazia, resta intatto il diritto alla ricerca della verità i cui titolari sono i cittadini con una commissione per cercare la verità sulle stragi di mafia”. Le élite mafiose hanno aggiunto alla tradizione un altro modulo comportamentale che è quello di far parte di comitati d’affari: “I dati che emergono dalle ultime indagini ci propongono un’idea dell’organizzazione che ancora, in certi quartieri cittadini e certe fasce della provincia, cerca di controllare il territorio anche attraverso le estorsioni, mi sembra poi che ci sia un rilancio in grande stile del traffico di stupefacenti”.

Le nuove tecnologie

Il Rapporto Sud del Sole 24 Ore si sposta poi a Napoli dove verrà installato il computer quantico, con piattaforma a superconduttori di nuova generazione e con un elevato numero di qubit: sarà il primo in Italia. Il progetto del Dipartimento di Fisica della Università Federico II, che gode di un finanziamento del PNRR (Centro Nazionale High Performance Computation – HPC) e di altri fondi nazionali ed europei per 8 milioni circa, ha suscitato un forte interesse nel mondo imprenditoriale.

 

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