Con l’obiettivo di contrastare le emergenze sociali a Palermo, specie nei quartieri più degradati, sono stati inaugurati “Il Borgo Sociale” e “Il Cortile del buon samaritano”. Sorgono nel complesso parrocchiale del quartiere Danisinni. Presenti al taglio del nastro, tra gli altri, del sindaco Leoluca Orlando, l’assessore alla Cittadinanza solidale, Cinzia Mantegna, il presidente della fondazione “Insieme per Danisinni” Pippo Morello e il presidente della fondazione “Azimut” Marco Lori.

La firma del protocollo

Nel corso della serata sindaco e assessore insieme a fra Mauro Billetta hanno firmato il protocollo d’intesa tra il Comune di Palermo e la parrocchia Santa Agnese V.M. per la promozione di interventi di mediazione e giustizia riparativa. Presenti anche fra Salvatore Zagone, ministro provinciale dei Cappuccini di Palermo. “Stiamo costruendo futuro. Possiamo dire missione compiuta ma non completata – ha detto Leoluca Orlando -. Danisinni è una realtà in cammino costante ed è questa la visione della città che va avanti da anni. Qui si fa cultura dell’accoglienza che è il grande cambiamento culturale che caratterizza la città. Danisinni accompagna e precede questo cambiamento nel segno della bellezza. Coltivare la bellezza partendo dall’idea che tutto è legato. Danisinni ci fa capire cosa significhi essere una comunità aperta che non si chiude in un gruppo chiuso. Quando un giorno questa esperienza contagerà tutta la città, la missione sarà completata”.

“Bellezza e speranza in un giardino segreto”

Per l’assessore Manregna, “La sottoscrizione del protocollo rappresenta l’offerta di un servizio dell’amministrazione comunale, rivolto ai cittadini e che si realizza in prossimità. In questi anni grazie agli operatori della mediazione si sono realizzati incontri di mediazione  comunitaria e sociale per favorire  e sensibilizzare i cittadini e la comunità  tutta di Danisinni per rafforzare l’interesse comune nella costruzione del borgo sociale. È stato per me entrare come in un giardino segreto dove ho visto realizzata bellezza e speranza di una comunità che insegue un medesimo sogno”.

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