Inaugurato oggi il MAM, il Museo dell’Arte del Mosaico di Monreale. La sala espositiva, di circa 50 metri quadrati, posizionata nell’antivirale comunale, ospita una trentina di opere storiche dell’istituto D’Aleo, risalenti anche agli anni ’70.
Il Museo si propone come unica realtà museale dell’Italia meridionale direttamente gestita da una scuola. “Monreale – ha introdotto l’inaugurazione la dirigente dell’istituto Basile – ha fatto del mosaico un faro universale, riconosciuto per la bellezza, per la tecnica, per l’eco che riporta al passato del nostro paese, ma anche per gli stralci di futuro che le opere del mosaico continuano a mostrare. In questo paese riecheggia la storia di un’arte eterna, che racchiude estro e materialità, concretezza e fantasia. C’è bisogno di passato, di riconoscerci e di ritrovarci, trovare risposte in un mondo che non ne ha più. Questo museo vuole essere una risposta, un segno, un angolo di memoria, ma anche un punto di ritrovo per ricordare, partire e ripartire”.
L’intento della scuola è quello di rendere il museo un centro culturale, punto di riferimento per il Meridione d’Italia, dove avviare iniziative che vedranno il coinvolgimento attivo di diversi artisti.
Si inserisce all’interno del circuito nazionale per ciò che concerne le arti del mosaico moderno e contemporaneo.
“Generazioni di studenti e professori hanno fatto la storia di questa scuola – spiega la dirigente Giannino -. Tanti artisti hanno impresso un anelito di vita nelle tessere del mosaico: Il mosaico è una preghiera per l’umanità, forgiata con la parte più nobile della natura che ci circonda”.
Il museo ha visto la luce grazie all’abnegazione dei professori Giovanni Alvich, Francesco Urso e Renato Messina (quest’ultimo ha curato anche la grafica pubblicitaria dell’evento), e dell’ex assessore Nadia Olga Granà che ha subito creduto e investito sulla validità del progetto. Ospiterà mostre personali di mosaicisti di fama nazionale e internazionale, presentazione di libri, riviste, cataloghi del settore. Verranno realizzati gemellaggi con le scuole del mosaico di Ravenna, Firenze, Spilimbergo, Chartres, e poi seminari, convegni, dibattiti e mostre didattiche.
Il museo accoglierà anche il raduno dei mosaicisti associati A.I.M.C. (Associazione Internazionale Mosaicisti Contemporanei) e la prestigiosa Biennale del Mosaico.
“La nostra idea – spiega la Prof.ssa Giannino – è quella di aggregare, di unire il territorio verso un obiettivo comune, proprio come il mosaico che prende forma grazie all’insieme delle tessere che vengono utilizzate, e ognuna è importante per il risultato finale”.
Presenti all’inaugurazione diversi rappresentanti delle istituzioni, scuola, giunta regionale, Chiesa, amministrazione comunale, a sottolineare come la collaborazione tra i diversi attori possa rendere possibile il raggiungimento di obiettivi importanti.
“La Regione siciliana – ha dichiarato l’assessore all’istruzione Roberto Lagalla – non sempre è stata con la scuola. Per troppo tempo questo assessorato è rimasto concentrato sulle attività esclusive della formazione professionale, che invece si deve inserire su un discorso più complessivo della formazione”.
“Scuola – per il sindaco Piero Capizzi – significa oggi muoversi nell’ambio di una comunità, e veicolare all’esterno messaggi di crescita artistica. L’inaugurazione di questo museo è l’esempio concreto di una fattiva collaborazione tra le istituzioni. Il territorio può solo goderne. Attraverso la scuola cresce una comunità”.
Commenta con Facebook