Si è costituito a Palermo, su iniziativa dell’avvocato Giovanni Battista Coa e della professoressa Gea Graffagnino, il “Comitato 16 giugno 2016”, giorno degli incendi che hanno devastato parte della Sicilia distruggendo, soprattutto, la costa e le colline di Cefalù e dintorni, nonché ampie fasce del Monte Pellegrino, a Palermo.
Il Comitato, cui hanno aderito cinquanta cittadini, “vuole raggruppare tutti coloro che hanno subito danni alle proprietà in occasione dell’incendio del 16 giugno, ma anche tutte le persone indignate per quanto accaduto e che vogliono protestare contro chi è responsabile di questa devastazione”.
Il Comitato, appena insediato, sarà assistito dall’avvocato Alessandro Palmigiano che ha già depositato istanza di accesso agli atti della Regione Siciliana per verificare se l’attività di prevenzione incendi, prevista per legge, sia stata effettivamente attuata e in che modo.
“E’ chiaro – sottolinea Palmigiano – che a prescindere da eventuali attività dolose la Regione Siciliana ha risorse e personale (pare oltre 28.000 addetti) che dovrebbero essere impegnati nell’evitare che simili disastri accadano. Considerato peraltro che lo scirocco e il caldo che hanno favorito gli incendi erano ampiamente previsti, si è rimasti basiti nel verificare come si sia rimasti per oltre un giorno in balia degli incendi, senza che nessuno sapesse cosa fare. Il Comitato – conclude il legale – sta esaminando altre forme di protesta collettiva e sta individuando un esperto in prevenzione incendi che possa acclarare, anche sotto l’aspetto tecnico, eventuali responsabilità di enti locali o regionali”.
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