Arriveranno soldi per le squadre antincendio forestali e per la prevenzione dei roghi. “Non escludo che nella programmazione del Fondo di sviluppo e coesione, che stiamo concordando con la premier Meloni e il ministro Fitto, possano essere inserite risorse finanziarie per potenziare ancora di più il sistema antincendio in Sicilia” ha detto il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, arrivando a Siracusa in occasione della seconda giornata degli Stati generali del cinema.
Le squadre antincendio
La regione spinge, dunque, sulla prevenzione e sul contenimento degli incendi estivi e lo fa in vari modi. Appena cinque giorni fa si era appreso che gli operai forestali, con garanzia occupazionale di 151 giornate lavorative, saranno assegnati esclusivamente alle attività antincendio del Corpo forestale. È quanto prevede una circolare del dipartimento regionale del Lavoro in seguito a un accordo con lo stesso Comando, il dipartimento dello Sviluppo rurale e le organizzazioni sindacali.
Le parole della Albano
“Con questo provvedimento – dichiara l’assessore regionale al Lavoro Nuccia Albano – consolidiamo il contingente per il contrasto dei roghi e, allo stesso tempo, facciamo in modo che gli operai abbiano un solo datore di lavoro, ovvero il Corpo Forestale, dando così continuità alla loro opera. Si attuano, così, le norme sul rafforzamento delle misure antincendio per evitare, come già accaduto in passato, che nel periodo estivo, nel quale si registrano più incendi, il numero degli operai forestali sia esiguo e non riesca a sopperire alle centinaia di richieste di intervento che arrivano da tutta la Sicilia. Dobbiamo mettere in campo tutte le misure possibili per difendere e conservare il patrimonio boschivo e tutelare le aree protette della nostra regione, salvaguardando l’incolumità pubblica”.
All’assegnazione degli operai provvederanno i Centri per l’impiego siciliani in base alle richieste presentate dal Corpo forestale e dal dipartimento dello Sviluppo rurale entro il 12 aprile, in modo da permettere la selezione entro il 17 dello stesso mese.
Campagna di prevenzioni dei beni culturali
L’assessorato dei Beni culturali e dell’identità siciliana, in vista dell’approssimarsi della stagione estiva, ha predisposto l’avvio della campagna di prevenzione e salvaguardia dagli incendi nei luoghi della cultura. L’assessore Francesco Paolo Scarpinato ha dato mandato al dirigente generale del dipartimento dei Beni culturali, a tutti i soprintendenti e ai direttori dei parchi archeologici, dei musei, delle gallerie, dei centri e delle biblioteche regionali, di mettere in atto tutti gli interventi necessari a garantire la sicurezza dei siti soggetti a rischio incendio.
“Considerando gli eventi critici dello scorso anno, caratterizzati da temperature elevate e incendi devastanti, stiamo avviando una serie di misure preventive per garantire l’integrità del nostro patrimonio storico e artistico – afferma Scarpinato –. La tutela dei beni culturali deve essere una priorità fondamentale per tutti, per questo confidiamo anche nell’impegno e nella sensibilità di ogni singolo individuo”.
Più giornate per i settantottisti
Più giornate lavorative per gli operai forestali “settantottisti” impegnati nella prevenzione e nel contrasto agli incendi. Lo stabilisce un decreto dell’assessore regionale all’Agricoltura, Luca Sammartino, che incrementa di 23 il numero delle giornate di lavoro per questa categoria (che attualmente ne svolge 78), portandole a un totale di 101.
Sammartino, “Risposta concreta per prevenire incendi”
“Mettiamo in campo una risposta concreta per prevenire gli incendi e contestualmente migliorare le condizioni di lavoro degli operatori della forestale – dice Sammartino – un primo passo per la salvaguardia di un intero comparto. L’intervento è adottato nelle more della riforma complessiva del settore forestale che approderà all’esame della giunta di governo entro un paio di settimane. Una riforma attesa da anni, fortemente voluta dal presidente Schifani e già condivisa con le organizzazioni sindacali, che presto vedrà la luce”.
Gli operai saranno impegnati in lavori di pulizia nelle aree private incolte e abbandonate che spesso diventano “veicolo” di propagazione degli incendi verso aree boschive e centri abitati. Toccherà ai Comuni, attraverso proprie ordinanze, individuare le aree oggetto di intervento, dando priorità a quelle più sensibili e a rischio. Il provvedimento garantisce, inoltre, un rafforzamento dell’azione di spegnimento, destinando i lavoratori in possesso delle qualifiche richieste al completamento delle squadre antincendio del Corpo forestale.
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