“Siamo in attesa che dalle regioni colpite arrivi non solo la formale richiesta dello stato di emergenza (alcune lo hanno fatto) ma anche la delimitazione della zona rossa e la quantificazione dei danni. E’ ancora presto e in alcuni territori la calamità è tuttora in corso. Credo che la prossima settimana come Governo saremo in condizione di deliberare lo stato di emergenza e stanziare le prime necessarie risorse”. Lo ha detto il ministro per la Protezione civile, Nello Musumeci, ex presidente della Regione, intervistato nel programma ‘Diario le giorno’ su Rete 4.
L’attacco ai negazionisti: “Tropicalizzazione è evidente”
“Nel Governo siamo assolutamente mobilitati e convinti che bisogna mettere al primo posto nell’agenda del Governo la messa in sicurezza del territorio. Se qualcuno aveva qualche tentennamento ora non può non prendere atto dell’evidenza. Quanto ai negazionisti, di fronte alla grandine gigante, ai nubifragi, ai tornadi, ai 47 gradi, chi vuole che possa negare? Siamo nella completa dimostrazione che le due Italie di questi giorni sono le facce di una stessa medaglia, che si chiama tropicalizzazione”.
Centinaia di miliardi per la messa in sicurezza
“Io sono la persona meno adatta per fare” un calcolo dei possibili costi per la messa in siurezza del territorio, “parliamo però certamente di centinaia di miliardi e comunque la sicurezza a costo zero non è possibile, non esiste un territorio assolutamente sicuro”.
L’informativa
Martedì 1 agosto alle ore 15 il ministro per la Protezione Civile e le Politiche del mare, Nello Musumeci, terrà un’informativa in Aula al Senato in merito alle recenti emergenze derivanti da eventi calamitosi eccezionali. I gruppi potranno intervenire 5 minuti ciascuno. Lo ha annunciato il presidente del Senato, Ignazio La Russa, in Aula.
Un disastro senza precedenti
Un disastro senza precedenti. Caldo e fiamme hanno messo in ginocchio la Sicilia agricola e quella infrastrutturale. Il governo Schifani ha dichiarato lo stato di crisi e di emergenza regionale e richiesto al governo nazionale il riconoscimento dello stato di emergenza per gli incendi e l’eccezionale ondata di calore in Sicilia. La decisione è stata presa nel corso di una seduta straordinaria della giunta convocata appositamente dal presidente della Regione a Palazzo d’Orleans.
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