Gli incendi non sono del tutto domati, ma divampano imponenti le polemiche, sui social e non solo, in merito alla gestione dell’emergenza di queste ore a Palermo. Mentre a Mondello e a Bellolampo si prova a fare la conta dei danni e mentre a Borgo Nuovo si registra l’ennesima lingua di fuoco, il Comune prova a fare il punto della situazione, rispondendo parzialmente al nuvolone di critiche che si sta sollevando sui social e non solo.

Nel cielo si continua ad intravedere una cappa grigia. Il sole ha quasi un colore strano, giallognolo. Dalla discarica di Bellolampo, poi, si è sollevata un’enorme coltre di fumo nero, chiaro segno dei rifiuti andati a fuoco fra ieri ed oggi. Le conseguenze e i danni degli incendi scoppiati nelle ultime ore nel capoluogo siciliano sono sotto gli occhi di tutti. Morsa di fuoco che non accenna a dare tregua alla città di Palermo, con picchi di oltre 40 gradi. Ondata di calore anomala che dovrebbe terminare entro la giornata di domani, quando le temperature si dovrebbero abbassare. Caldo che sta mettendo a dare prova la tenuta del sistema elettrico del capoluogo siciliano, con continui e lunghi blackout che stanno lasciando senza luce uffici ed utenze private. Un quadro critico che ha portato l’Amministrazione Comunale ad annullare perfino la conferenza stampa sul primo anno di sindacatura di Roberto Lagalla.

La preoccupazione su Bellolampo

Ed è proprio il primo cittadino a fare il punto della situazione in città. “Da ieri sera Palermo è al centro di un attacco di fuoco che la circonda e la condiziona gravemente. Personalmente ho seguito, sia presso la discarica di Bellolampo che sulla zona di Mondello, non solo il dramma dei cittadini ma anche l’intervento delle squadre di soccorso, che sono riusciti a mettere al sicuro le abitazioni nella maggior parte dei casi. La situzione continua ad essere grave, anche se ad ora è localizzata in alcune zone della città, dove si sta cercando di intervenire”. Lingue di fuoco che stanno interessando in particolare la discarica di Bellolampo. Rap ha continuato i conferimenti in discarica per non interrompere il servizio di raccolta urbana, anche se  i fronti dell’incendio scoppiato fra le terza vasca bis e la quarta vasca preoccupano e non poco il primo cittadino. “La variabilità del vento porta il fuoco a lambire gli impianti di alimentazione dei mezzi, con rischio per i depositi di carburanti“, dichiara il primo cittadino.

“Nessuna vittima, tanti malori a causa del fumo”

Ed è lo stesso Roberto Lagalla a fare la stima dei danni, partendo dal dato più importante. “Non si lamentano vittime, anche se qualche migliaio di persone ha dovuto abbandonare le loro case durante la notte. Molti di questi sono già rientrati nelle proprie abitazioni grazie alle opere di spegnimento. Censiremo il numero di abitazioni compromesse una volta risolta l’emergenza, anche se sembrano molte meno rispetto a quelle che era possibile immaginare. Si lamentano alcune situazioni di malori. Le autorità sanitarie ci comunicano circa 180 interventi dall’inizio dell’emergenza ad oggi. Entro la giornata di oggi si prevede che possano operare fino a sei canadair contemporaneamente”.

Palermo avvolta dalle fiamme, piovono critiche

Continui aggiornamenti sullo stato dell’emergenza che non hanno però arginato il fronte delle critiche, all’interno dei social media e non solo. “Incapaci di prevenire un fenomeno che si verifica ogni anno. Vergogna”, scrive sinteticamente l’utente Margherita Mazzola sulla pagina del Comune di Palermo. “Chissà perché ogni cosa a Palermo è un evento eccezionale! Piove forte? Evento eccezionale…incendi in estate? Evento eccezionale! – scrive polemicamente Mauro Lo Mauro -. Questi eventi eccezionali capitano tutti gli anni! Quindi sono l’eccezione che conferma la regola…e cioè che siete incapaci di prevenire un qualcosa già anticipato giorni prima”. Qualcuno poi fa riferimento ai continui blackout che si stanno verificando all’interno del capoluogo siciliano. “Abito a Vergine Maria. Sono al buio da più di dodici ore – evidenzia Francesca Torregrossa -. Vi interessa qualcosa visto che i cittadini sono incazzati neri o vi andate a sede al bar?”.

Critiche mosse, nella notte appena trascorsa, anche e soprattutto dai residenti della borgata marina di Mondello, che hanno messo sotto accusa le tempistiche della macchina dei soccorsi. “Abbiamo chiesto aiuto sin dalle 17 ma i soccorsi sono arrivati soltanto sei ore dopo”, ha raccontato un abitante della zona. Alla protesta di chi adesso rischia di perdere la casa fa eco la voce di una donna che abita sempre in quella zona: “Abbiamo chiesto soccorso dalle cinque di pomeriggio, non si è visto neanche un pompiere”. Abitanti che, nel momento di maggiore vicinanza delle fiamme alle case, sono stati poi costretti ad abbandonare le proprie abitazioni per motivi di sicurezza. Intanto, il caldo continua a stritolare Palermo e la conta dei danni, purtroppo, non è ancora finita.

 

Articoli correlati