La Sicilia brucia. Ancora una volta. Una regione dove appena tira vento di scirocco e caldo, diventa un inferno dantesco, tra incendi, fiamme e paura.

Più di 40 gli incendi

Sono 44 gli incendi che stanno venendo impegnati i vigili del fuoco, i forestali e i volontari della protezione civile in tutta l’isola. Otto sono nel messinese a Tripi, in contrada Collaina Soprana, a Tusa nel campo sportivo, a Barcellona Pozzo di Gotto in contrada Zigari, a Ficarra, a Fondachelli Fantina, a Messina a Campo Italia, a Militello Rosmarino in contrada Scurzi, Monforte San Giorgio, a Sinagra in contrada Candelora.

Roghi anche a Palermo a Caltavuturo contrada Favarella, a Carini in contrada Lo Zucco, a Contessa Entellina in contrada Miccina, le fiamme stanno circondando anche Misilmeri,  nell’agrigentino a Palma di Montechiaro in contrada Capreria, a Sambuca di Sicilia contrada Arancio Lucca Sicula in contrada Salina, a Siculiana nei pressi del ristorante Liolà. Nel nisseno a Bompensiere in contrada strada Milena, nel catanese a Biancavilla in contrada Gelso a Bronte in strada statale 284 nella occidentale Etnea, a Padera in contrada Monte Troina, Vizzini in contrada Rocca, a Castiglione di Sicilia in contrada Monte Colla, nell’ennese ad Aidone.

Sono in corso, da qualche ora, una serie di incendi nell’area di contrada Rajata a Bagheria. Diverse le segnalazioni giunte da cittadini che abitano la zona e che lamentano aria poco respirabile. Sono immediatamente intervenuti,, i vigili urbani, 2 autobotti richieste dall’amministrazione comunale, ed una terza è in arrivo, l’ufficio protezione civile comunale ed i moduli antincendio della protezione civile, si attende l’arrivo dei vigili del fuoco. E’ presente anche l’amministrazione comunale per verificare la situazione.

Viale Regione bloccata a Palermo

Auto in fiamme, capannoni a fuoco. Viale Regione Siciliana bloccata a Palermo. Sono tre i roghi che stanno tenendo in apprensione automobilisti e residenti nella zona tra Bonagia, via Belmonte Chiavelli e la zona del Pagliarelli.

Alcuni canneti sono andati in fiamme nei pressi del ponte di Bonagia le fiamme hanno investito una vettura. Un altro incendio è divampato nella zona della Ricas e dove si svolgono i mercatini di Natale e la fiera dei morti nella zona di via Ernesto Basile.

Un terzo incendio nei pressi di un’impresa edile in via Belmonte Chiavelli. Il forte vento di sirocco sta rendendo difficile l’intervento delle squadre di soccorso al momento impegnate anche in altri interventi come in via Messina Marine e nella zona di via Pitrè.  Bloccata anche l’autostrada A20 tra Cefalù e Castelbuono, sulla Palermo-Messina, in entrambe le direzioni.

A causa di un vasto incendio è temporaneamente chiuso al traffico un tratto della strada statale 187 “di Castellammare del Golfo” in entrambe le direzioni, nei pressi di Trappeto.

Bellolampo in fiamme (ancora)

Brucia di nuovo Bellolampo. Ancora fiamme, dopo quello di fine luglio, ha colpito Bellolampo. Una colonna di fumo nero si è alzata sulla città è adesso visibile dai tanti quartieri vicini all’impianto dove vengono portati i rifiuti. Il rischio di altri problemi per la Rap che si occupa della raccolta.

Rap “Principio di incendio, fiamme circoscritte”

Dalla Rap, fanno sapere che “si tratta di un principio di incendio, accanto all’impianto di trattamento meccanico biologico, in una parte della discarica non funzionante e le fiamme sono circoscritte. Sono andate a fuoco delle ramaglie che erano coperte in attesa di essere triturate”. L’azienda è intervenuta con i propri addetti e con i propri mezzi destinati alle procedure antincendio. Sono attesi i vigili del fuoco.

Lagalla “Pericolo scampato a Bellolampo”

“Abbiamo scampato il pericolo di un altro incendio a Bellolampo, dove hanno preso fuoco delle sterpaglie, però pericolosamente in prossimità del Tmb”. Lo dice il sindaco di Palermo Roberto Lagalla, a margine del convegno che si sta svolgendo a Palermo sulla mobilità sostenibile, organizzate dall’ordine degli ingegneri del capoluogo siciliano. “Mi auguro che i ‘gufi’ di turno non riprendano assurdi discorsi sulla diossina, perché nessun rifiuto è stato coinvolto in questa vicenda. E’ andata bene, perché avremmo pregiudicato ulteriormente una situazione, è bene dirlo, perché è sotto gli occhi di tutti, drammatica quale è la raccolta dei rifiuti in città”, conclude Lagalla

Brancaccio brucia ancora, vento alimenta le fiamme

Fiamme vicino alle case in via San Ciro, nel cuore del quartiere Brancaccio di Palermo. Il rogo, divampato ieri pomeriggio ed alimentato dal forte vento di scirocco che sta spirando su capoluogo siciliano, è ancora in corso, anche se sotto controllo. Sul posto stanno lavorando alcune squadre dei vigili del fuoco, mentre la Protezione Civile sta lavorando in funzione di supporto per regolare la viabilità. Tanti i residenti in strada che, con alcune pompe d’acqua casalinghe, stanno cercando di tenere bagnati gli alberi e i muri della zona, in modo da non far diffondere il fumo e il fuoco.

Scuole ed uffici chiusi

Fiamme e fumo che, come effetto secondario, hanno provocato anche la chiusura di alcuni plessi scolastici. Lista nella quale rientra anche l’istituto “Danilo Dolci”, che si trova in via Fichidindia, a poche centinaia di metri in linea d’aria dal luogo dell’incendio. “Ieri avevamo fatto un’ordinanza secondo la quale, a causa della forte ondata di calore prevista, avevamo fissato l’uscita dei ragazzi alle 11 – ha dichiarato il dirigente scolastico Matteo Croce – . Questa mattina, a causa del fumo e del caldo, questa situazione si è sentita fortemente fra gli studenti più fragili. A parte questo, il fumo era nocivo. A quel punto, abbiamo dichiarato lo stato d’emergenza. Abbiamo emanato una nuova circolare, avvisando le famiglie e sgomberato la scuola”. Stop alle attività anche per gli uffici comunali, fra i quali la postazione decentrata della II Circoscrizione. “In via precauzionale, la postazione decentrata di Brancaccio resterà chiusa per i fumi che arrivano da via San Ciro”.

Incendio in un rifugio a Misilmeri, cani salvati

Attimi di paura anche in un rifugio per cani a Misilmeri, non lontano da Palermo dove le fiamme hanno lambito quest’area. Si è temuto il peggio per gli ospiti della struttura ma sono stati trovati i mezzi per evacuare la zona e salvare i cani.

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