“L’incendio che è divampato su Montepellegrino potrebbe essere stato innescato da un razzo, o gioco d’artificio, sparato da via Bonanno verso la parete rocciosa. E’ questa l’ipotesi più probabile su cosa abbiamo provocato le fiamme che tanti danni hanno provocato.

Mi sembra difficile che sia stato un errore. Qualcuno voleva provocare danni che potevano bloccare i cantieri di rimboschimento che ci sono dopo la devastazione dell’incendio di sette anni fa del 16 giugno 2016”.

Lo dice il direttore della riserva di Montepellegrino Giovanni Provinzano che dalla scorsa notte non ha lasciato un attimo la sua montagna che ha cercato di proteggere in tutti questi anni. Su questo incendio come per gli altri che hanno devastato i monti di Palermo lo scorso 24 e 25 luglio sono in corso indagini

“Tanti ci hanno aiutato ad evitare che le fiamme potessero distruggere quanto si sta facendo per preservare la riserva – aggiunge il direttore – Vigili del fuoco, forestale, protezione civile comunale. Comune, città metropolitana e tanti tanti volontari. Nonostante la vigilia di festa in tanti si sono radunati e hanno lavorato senza sosta.

Adesso il fuoco e spento stiamo facendo la conta dei danni. Stiamo cercando di evitare che qualcuno possa cercare di aggirare l’ordinanza del Comune e organizzare falò e grigliate a Montepellegrino. I ranger sono dislocati lungo la via Bonanno per dissuadere chi è arrivato non appena è stata aperta la strada con tavolini e griglie”.

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