La convivente lo lascia comunicandogli per telefono la decisione e lui da fuoco alla casa. E’ successo a Bagheria dove la tragedia è stata evitata solo dal caso. La donna, infatti, aveva trovato rifugio nella casa dei consuoceri.

Adesso per l’incendiario bagherese scatta l’arresto su disposizione del Tribunale di termini Imerese. A stringere le manette ai polsi dell’uomo il cui nome nonviene reso noto sono stati gli agenti del Commissariato di Bagheria.

Dopo l’intervento dei Vigili del Fuoco che hanno domato le fiamme era stata accertata la natura dolosa dell’incendio: le fiamme erano state appiccate infatti in più punti dell’appartamento; il rogo principale era scoppiato nella camera da letto, risultata completamente distrutta, le fiamme avevano poi coinvolto il corridoio, annerendo l’intero appartamento; in altre stanze della casa vi erano inoltre alcune sedie, uno sgabello e una coperta bruciate.

L’appartamento, al momento dell’incendio vuoto, si era accertato essere riconducibile ad una donna che vi abitava con il proprio compagno.

La donna, nell’immediatezza dei fatti contattata dagli agenti, ha riferito che quella stessa sera si era allontanata dall’abitazione, trovando poi rifugio presso l’abitazione dei consuoceri, al culmine dell’ennesimo litigio con il compagno, il quale in preda all’alcool l’avrebbe anche aggredita fisicamente; aggressioni fisiche e verbali ricorrenti soprattutto nell’ultimo periodo ma da lei mai denunciate per paura di più pesanti reazioni da parte dell’uomo.

I consuoceri della donna si sarebbero successivamente recati presso la sua abitazione prodigandosi per convincere bonariamente l’uomo a lasciare l’appartamento, cosa che effettivamente questi avrebbe fatto.

La vittima a quel punto avrebbe chiamato al telefono il compagno per comunicargli la sua volontà di chiudere definitivamente il loro rapporto; da lì a qualche ora avrebbe ricevuto la notizia dell’incendio scoppiato nel suo appartamento.

Le serrate indagini condotte dagli agenti del Commissariato Bagheria, attraverso la tempestiva acquisizione ed analisi dei filmati dei sistemi di videosorveglianza della zona e l’audizione di testimoni chiave, hanno fornito un concreto quadro indiziario a crico dell’uomo, che ha condotto all’emissione dell’odierno provvedimento restrittivo. Determinante anche per le indagini il ritrovamento, durante le fasi del sopralluogo all’interno dell’abitazione della donna, di un foglio di carta appeso alla porta dello stabile con su scritto “ricordati io t’ho amato e tu…”.