Proseguono le operazioni di spegnimento dell’incendio di vegetazione che interessa da ieri l’isola di Pantelleria anche se il rogo ormai è sotto controllo. Sul posto operano squadre a terra e due Canadair dei vigili del fuoco. Sono operative anche le squadre arrivate sull’isola con un elicottero dell’Aeronautica Militare e con un traghetto.

Matrice dolosa

La matrice del rogo appare certamente di natura dolosa come conferma anche l‘assessore al Territorio Toto Cordaro. “Sono stati accertati due punti d’innesco distanti, impossibile immaginare che possa essere stato un accidente contemporaneo”.

Al momento non si segnalano strutture coinvolte

A essere distrutti, questo il bilancio del membro della giunta regionale, 80 ettari di macchia mediterranea. “Non ci sono danni importanti a case. Ringrazio il corpo forestale della Regione Siciliama, i vigili del fuoco e la protezione civile nazionale che ci ha garantito la presenza di due Canadair.

Responsabili siano consegnati alla giustizia

“Siamo riusciti a fermare l’incendio prima che potesse diventare più dannoso” dice Cordaro che ha sottolineato l’impegno dei soccorritori fin dalle prime battute. L’assessore condanna anche i responsabili. “Spero che vengano assicurati alla giustizia ed essere condannati”.

Inchiesta della Procura

La Procura di Marsala, diretta da Roberto Piscitello, ha aperto un’inchiesta sull’incendio che ha devastato ettari di vegetazione a Pantelleria. Ancora incerta la natura del rogo. Due i punti di innesco lontani 400 metri l’uno dall’altro, dato che potrebbe essere compatibile anche con un evento accidentale. I pm stanno acquisendo i rilievi fotogrammetrici e tutte le ordinanze comunali sulla prevenzione e sulla gestione dei roghi. I rilievi fotogrammetrici saranno utili a capire dalle bruciature sul terreno da dove è partito l’incendio e da come può essersi propagato in considerazione del forte vento di scirocco che soffia da ieri sull’isola. Mentre le ordinanze sindacali chiariranno se sono state prese tutte le misure necessarie a prevenire e gestire eventuali roghi in una zona che in estate per le alte temperature è spesso colpita da incendi devastanti. “Un incendio colposo, causato dall’incuria umana non sarebbe da considerare meno grave di uno doloso”, commenta il procuratore di Marsala, Piscitello.