Palermo

“L’incendio me lo spengo da solo”, proprietario terreno aggredisce operatore della Protezione civile a Rovitello

Il suo terreno va a fuoco ma lui non vuole che intervenga la protezione civile e aggredisce un volontario che stava avviando l’intervento di spegnimento

I fatti come ricostruiti

“L’incendio me lo spengo da solo” e cerca di sottrarre la lancia dalle mani del volontario di Protezione Civile, prendendolo a calci e pugni. E’ accaduto nel tardo pomeriggio di ieri nei pressi di Contrada Rovitello di Valledolmo in provincia di Palermo, un territorio al confine con il comune di Caltavuturo dove insistono alcuni impianti fotovoltaici e fabbricati.

L’aggressore

L’aggressore è il proprietario di un terreno sul quale si erano sviluppate le fiamme. Per lo spegnimento stavano intervenendo il Corpo Forestale regionale con gli operatori dell’Antincendio Boschivo nonché i volontari della Misericordia di Valledolmo, attivati dal sindaco di Valledolmo, Angelo Conti, e in costante contatto con la sala operativa della Protezione Civile regionale.

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Fermato da altri volontari

L’aggressore è stato fermato dal tempestivo intervento di due colleghi volontari dello stesso malcapitato, che ha comunque riportato leggere contusioni e abrasioni alle gambe causate dalla caduta dovuta a uno spintone nel corso della colluttazione. In serata si è appreso che l’operatore  vittima dell’aggressione sta bene e tornerà presto a svolgere la sua missione di volontariato.

Restano da comprendere i motivi del gesto da parte del proprietario del terreno.

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Il dirigente della protezione Civile

In attesa di conoscere i dettagli di quanto accaduto, il Dirigente Generale del Dipartimento Regionale della Protezione Civile, Salvo Cocina, condannando l’episodio ha espresso la solidarietà della protezione civile regionale al volontario e al presidente della Misericordia, Concetta Calabrese. Ha ricordato che le aggressioni ai danni dei volontari nello svolgimento dei loro compiti non devono più ripetersi e ogni cittadino e ogni istituzione hanno il dovere di difendere e sostenere chi subisce questo genere di soprusi nell’esercizio delle attività di volontariato.

 

foto repertorio

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